La startup svizzera Zoundream ha sviluppato un sistema che, grazie all’intelligenza artificiale, potrà decifrare il pianto dei neonati
Uno dei primi problemi di qualsiasi genitore è capire le esigenze di un bambino, soprattutto quando è nato da poco. I gemiti, i versi e i pianti sono un segnale importante in questo senso, da decifrare per capire di cosa il bambino ha bisogno. Un compito non semplice, almeno fino ad oggi.
La startup svizzera Zoundream ha infatti pensato di dare vita ad un dispositivo che, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sarà in grado di comprendere i bisogni dei bebè ascoltando il suono dei pianti. Una sorta di traduzione del linguaggio universale dei bambini. “Ogni volta che un bambino piange, sta sicuramente chiedendo qualcosa” ha spiegato il CEO dell’azienda Roberto Iannone.
Una tecnologia appena nata e che potrebbe dare una grossa mano ai genitori. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, il sistema lanciato da Zoundream sarà in grado di decifrare e tradurre i bisogni dei neonati grazie all’audio prodotto dai pianti. “Il nostro dispositivo non è assolutamente pensato per sostituire i genitori e il loro ruolo di comprensione dei propri figli” ha spiegato il CEO Roberto Iannone: “Abbiamo pensato ad un modo per dare loro fiducia e per attirare più attenzione su come piange un bambino e su ciò di cui ha bisogno“.
“Il nostro team ha iniziato a raccogliere i dati acquistando dei registratori economici. In seguito, abbiamo chiesto ad alcuni genitori di tenere un apparecchio vicino al loro bebè” ha poi continuato il CEO, spiegando la procedura che ha portato allo sviluppo di questo sistema. Lo stesso Iannone ha tenuto ad evidenziare il ruolo importantissimo della prosodia, ossia dell’innata capacità che i bambini hanno di comunicare attraverso suoni. “Comprendere il linguaggio proprio dei neonati è importante, anzi fondamentale per la ricerca dell’azienda” ha poi concluso. Le vendite dovrebbero partire entro la fine dell’estate.
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