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Non solo cellulari

Il nuovo phishing corre sul filo del QR Code

Published by
Antonino Gallo

Le truffe non conoscono limiti: non c’è pandemia che tenga, di fronte alla volontà di malintenzionati di frodare ignari cittadini. L’ultima trovata di una serie di delinquenti telematici è quella di utilizzare i QR Code per estorcere denaro a poveri malcapitati i quali altro non vogliono che… parcheggiare la loro auto!

QR Code e truffa del parcheggio: attenzione! – Adobe Stock

Purtroppo o per fortuna, tutti o quasi ormai usano i QR Code per le più disparate necessità: pagare i conti online, scaricare e presentare un Green Pass, anche solo scaricare una applicazione sul cellulare. Ma tutta questa dimestichezza con i codici QR non è riservata solo agli informatici ed alle brave persone: c’è anche chi infatti ha deciso di utilizzarli per intascare i soldi dei contribuenti.

In particolare dei cittadini delle metropoli statunitensi di Austin e San Antonio, il cui Dipartimento di Polizia ha messo in allarme tutti i cittadini in merito alla nuova minaccia phishing che corre sul filo del QR Code. Sui parchimetri delle due città texane infatti stanno comparendo dei QR code che invitano a pagare il parcheggio scansionando il codice, ma che invece di inviare i soldi alle autorità mandano il denaro dritti nelle tasche dei malviventi.

Parchimetri fraudolenti in Texas, la Polizia avvisa i cittadini

Parchimetri fraudolenti in Texas – Adobe Stock

Fortunatamente il Dipartimento di Polizia di San Antonio e di Austin si è accorto della truffa ed ha iniziato a mettere in guardia i cittadini sulla provenienza di tali QR Code che non rimandano assolutamente alle casse dell’amministrazione cittadina ma al portafoglio dei delinquenti che hanno associato i loro conti al link di money transfer.

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I QR Code in questo senso tirano fuori il loro lato negativo: non è possibile capire quale sia la loro natura e dove vadano a parare fin quando non vengono scansionati, ed allora il guaio è già stato fatto. Anche perché ormai, se anche non venisse più effettuato il pagamento, i dati bancari del mittente sarebbero nelle mani dei ladri che potrebbero a quel punto anche approfittarne per ripulire i conti dei cittadini.

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Purtroppo, siccome non è possibile sapere in anticipo in quale posto del web finiranno i propri soldi e i propri dati, molte persone sono rimaste vittima di questo tipo di truffa, soprattutto persone che non hanno molta dimestichezza con la tecnologia, prima che la Polizia potesse avvisarli.

Poiché si tratta di vero e proprio phishing, ovviamente si consiglia di effettuare sempre delle verifiche approfondite su quale sia l’indirizzo di provenienza di ogni sito sul quale si inseriscono i propri dati, specialmente quando in ballo ci sono quelli bancari o della carta di credito.

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Antonino Gallo

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