Smartphone e tablet un po’ più cari in Italia. Il Ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha firmato il decreto che aggiorna per i prossimi tre anni il compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi previsto dalla legge sul diritto d’autore.
A differenza delle precedenti tabelle sull’equo compenso, le nuove si baseranno sulla modularità: maggiore sarà la memoria e maggiore sarà il balzello, e potrà essere applicato non solo a telefonini e tavolette, ma anche a computer, hard disk, chiavette USB, dvd e cd. Per un device da 16 GB, ad esempio, la tassa risulterà di 4 euro (+500% rispetto alla quota di prima di 0,90 centesimi, ndr); per un dvd di 0,20 centesimi.
“Parlare di tassa sui telefonini è capzioso e strumentale – ha commentato Franceschini –. Il decreto non introduce alcuna nuova tassa, ma si limita a rimodulare ed aggiornare le tariffe che i produttori di dispositivi tecnologici dovranno corrispondere, a titolo di indennizzo forfettario sui nuovi prodotti, agli autori e agli artisti per la concessione della riproduzione a uso personale di opere musicali e audiovisive scaricate dal web. Un meccanismo esistente dal 2009 che doveva essere aggiornato per legge”.
Dura la reazione di Confindustria, che ha giudicato il provvedimento non in linea con lo sforzo che il paese dovrebbe compiere per supportare l’innovazione digitale.
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