Il bonus lavoratori vale fino a 400 euro (una tantum) ma va chiesto subito “Fronteggiare il caro vita”

Il bonus lavoratori per fronteggiare il caro vita: ben 400 euro (una tantum) se li chiedi adesso.

Tutti sappiamo quanto è diventato difficile arrivare a fine mese anche per via dei rincari. Anche il Governo lo sa, ed è proprio per questo che per famiglie e single vengono stanziati tanti bonus e agevolazioni. Indubbiamente da non perdere, per fronteggiare il caro vita, è il bonus lavoratori. 

Donna al PC, scritta "bonus"
Il bonus lavoratori vale fino a 400 euro (una tantum) ma va chiesto subito “Fronteggiare il caro vita” – cellulari.it

Non tutti ne sono a conoscenza ma questo bonus può fare davvero la differenza: si sostanzia in ben 400 euro (una tantum) ma per averlo bisogna richiederlo subito. Ecco chi ne beneficerà e come ottenerlo. 

Il bonus lavoratori fino a 400 euro: come richiederlo

A volte non siamo a conoscenza di tutti i bonus e le agevolazioni di cui, magari, potremmo essere destinatari così non inoltriamo l’eventuale domanda nelle tempistiche giuste e ce li perdiamo per un nonnulla. 

Ragazza al PC alla scrivania
Il bonus lavoratori fino a 400 euro: come richiederlo – cellulari.it

Il bonus per i lavoratori fino a 400 euro, devi conoscerlo per forza: si tratta di un rimborso spese forfettario che è previsto per i lavoratori in smart working. Ormai è diventato sempre più frequente lavorare da casa e si crede che si risparmi a farlo ma in realtà non è propriamente così. Dobbiamo pensare che chi lavora in smart working comunque sostiene delle spese come, banalmente: 

  • abbonamento ad una connessione internet
  • ricariche frequenti del PC alla corrente o di altri dispositivi utili per il lavoro

Questo bonus riguarda proprio le utenze domestiche obbligatorie per svolgere il lavoro da casa, come energia elettrica e internet, e può essere previsto dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). L’importo tipico del rimborso varia in media tra i 30 e i 50 euro al mese, a seconda del CCNL applicabile. Questo rimborso non concorre alla formazione del reddito imponibile ed è esente da tassazione.

La maggior parte dei dipendenti, circa il 90%, non usufruisce di questo rimborso perché non è a conoscenza della clausola contrattuale che lo prevede. Per ottenerlo il lavoratore deve verificare il proprio contratto collettivo e presentare al datore di lavoro una richiesta scritta indicando i giorni effettivi di lavoro agile svolti. È in effetti una buona opportunità per chi fa smart working perché, chi lo fa per 3 giorni a settimana, può ottenere un rimborso annuo superiore a 400 euro!

È possibile anche richiedere il rimborso in modo retroattivo per l’anno 2025, purché la richiesta venga presentata entro il 31 ottobre 2025. Quindi, se ancora non è stato fatto, è consigliabile verificare il proprio CCNL e inviare la richiesta formalmente al datore di lavoro entro questa scadenza per recuperare il rimborso dovuto.

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