L’identità digitale è garantita al giorno d’oggi sia dallo SPID che dalla Carta d’Identità Digitale, ma presto lo SPID sarà completamente inutile: la conferma è arrivata solo adesso.
Avere la possibilità di certificare la propria identità quando si fruisce di servizi pubblici e privati sul web che richiedono una maggiore riservatezza e controllo è sicuramente un vantaggio. Da anni questo è possibile grazie allo SPID, strumento che serve a certificare la propria identità online per avere accesso a servizi e informazioni strettamente riservate.

Per accedere ad esempio ai servizi dell’Agenzia delle Entrate, ma anche per avere informazioni sullo stato di pagamento di tasse (bollo auto compreso) oppure per avere informazioni sullo stato di pagamento di uno stipendio o della richiesta di ottenimento di un bonus, lo SPID è fondamentale.
L’unica alternativa è quella di attivare la Carta d’Identità Digitale, documento che ha una valenza sia fisica che virtuale e che è stata pensata anche allo scopo di rendere non necessario l’utilizzo dello SPID. Non attivando alcun servizio privato, infatti, è possibile evitare di condividere le informazioni personali con le aziende private – e di conseguenza i loro partner commerciali – che offrono questo servizio.
Lo SPID sarà presto inutilizzabile in Italia
Lo spostamento verso la CIE sarà graduale e possibile per tutti gli italiani quando arriverà il momento di creare il primo documento d’identità o di rinnovarlo. Al momento del rinnovo, infatti, le vecchie carte d’identità cartacee verranno sostituite dalle tessere, le quali daranno accesso anche alla carta d’identità elettronica.

Lo scopo del governo è quello di offrire un servizio di certificazione che sia garantito direttamente dallo Stato e dunque non necessiti dell’ausilio dei provider privati per fornire agli italiani quel servizio online che al giorno d’oggi è necessario. Una volta raggiunta tutta la popolazione, la CIE sarà l’unico documento di certificazione digitale riconosciuto e utilizzabile nel nostro Paese.
A confermarlo è stato il Sottosegretario all’innovazione del Governo, Alessio Butti, il quale ha risposto in questo modo ad un deputato che gli chiedeva quale sarebbe stato il futuro dello SPID nei mesi e negli anni a venire: “Credo che in uno Stato serio l’Identità Digitale debba essere unica e rilasciata dallo stato, con tutto il rispetto per i provider privati”.
L’obiettivo finale di questo processo sarà dunque lo spegnimento progressivo dello SPID come strumento di certificazione dell’identità online, ovviamente il processo verrà portato avanti di comune accordo con i provider esterni che in questi anni hanno contribuito a colmare una mancanza.