L’Intelligenza Artificiale socializzerà proprio come gli esseri umani: ecco le ultime novità, cosa può cambiare per il mondo.
Negli ultimi anni, si sente parlare sempre di più di Intelligenza Artificiale: l’IA ha stravolto ogni singolo aspetto della nostra quotidianità, influenzando praticamente varie attività con irrisoria facilità.
Anche i modelli linguistici di grandi dimensioni hanno raggiunto livelli di popolarità inimmaginabili: ma cosa sono gli LLM? I modelli linguistici sono dei programmi informatici super intelligenti che hanno imparato a capire e a generare il testo in modo simile a quanto fanno gli umani. I vari Gemini, ChatGPT o Siri possono scrivere email al posto nostro, posto correggere dal punto di vista grammaticale le nostre frasi e possono aiutarci a scrivere delle storie.
Un LLM ha accesso ad una quantità di dati praticamente infinita e per questo motivo è onnisciente: grazie ad internet, come se tutto ciò non bastasse, il modello impara sempre di più. Esistono poi delle versioni a pagamento che hanno funzionalità ancora più complesse ed evolute: ormai i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo. Secondo gli ultimi rumors, l’IA socializzerà proprio come gli esseri umani: vediamo insieme le ultime novità..
In uno scenario simile, ChatGPT diventa sempre più potente ed evoluto: il modello di OpenAI, come se tutto ciò non bastasse, inizierà a ricordare vari dettagli delle conversazioni con gli utenti e fornirà quindi risposte più personalizzate.
Secondo una ricerca condotta dall’Università di City St George’s di Londra in collaborazione con l’IT University di Copenaghen, i modelli linguistici di grandi dimensioni usati dall’IA come ChatGPT stanno per sviluppare spontaneamente convenzioni sociali come quelle degli esseri umani. In sostanza, l’AI sta imparando anche a socializzare: questo quindi può cambiare ancora le regole del gioco, introducendo la cosiddetta automazione collaborativa. Fino ad oggi, questa cosa non era nemmeno contemplata: il futuro dell’AI sarà popolato da sistemi più complessi proprio come accade nell’organismo umano.
In questo particolare esperimento, i ricercatori hanno creato gruppi da 24 a 100 agenti LLM e in breve tempo ogni agente ricordava solo le proprie interazioni più recenti, però è emersa una convezione. Gli agenti hanno cominciato a parlarsi in modo coordinato, senza un linguaggio comune e senza un controllo centrale, proprio come gli umani che sviluppano abitudini collettive nel tempo. L’AI quindi inizia a ricercare meccanismi legati alla socializzazione come la costruzione di norme e di regole. Ma cosa può significare tutto questo? Nei prossimi anni, le varie aziende potrebbero implementare dei team misti composti da esseri umani e da agenti IA, con una gestione del lavoro sempre più veloce ma complessa. Il team IA potrebbe gestire richieste complesse, potrebbe applicare processi decisionali distribuiti, potrebbe trovare soluzioni e convergere verso scelte competitive.
Gli agenti IA, quindi, potrebbe non essere più dei semplici esecutori ma dei veri e propri collaboratori: ovviamente tutto questo porterebbe ad un pesante stravolgimento anche sul piano normativo. Si pensi ad un errore commesso dall’Intelligenza Artificiale: chi paga in questi casi?
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