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Huawei va all-in su HarmonyOS: si punta a quota 100

Published by
Antonino Gallo

Dalla Beta di un sistema operativo ai suoi sviluppatori, il passo è breve. Huawei continua a puntare sulla crescita di HarmonyOS, inizialmente Hongmeng OS, sistema operativo molto simile ad Android.

Huawei (Adobe Stock)

HarmonyOs è stato realizzatoto, sviluppato e presentato lo scorso 9 agosto 2019 dal secondo colosso nel settore della telefonia dopo Samsung per rimarcare la sua indipendenza da Android. Sono già più di 1800, infatti, i gruppi e team di sviluppatori che hanno iniziato a conoscere il software e la piattaforma di sviluppo.

HarmonyOs, Huawei si mette in proprio

Huawei (Pixabay)

Huawei ha iniziato a sviluppare un sistema operativo in proprio a partire dal 2012, ma solo lo scorso anno è riuscito a superare tutti i problemi creati delle sanzioni economiche imposte da Trump e il seguente impedimento all’utilizzo di Android. Harmony nasce come un sistema operativo distribuito open source, basato su microkernel per hardware, con comunicazioni tra processi più veloci rispetto a QNX o al microkernel Fuchsia di Google.

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E con allocazioni delle risorse in tempo reale. HarmonyOS è la sua evoluzione, un marchio cinese (fino al 2029) registrato da Huawei nell’ufficio dell’Unione europea insieme ad altri quattro marchi commerciali: Huawei Ark OS, Huawei Ark, Ark e Ark OS.

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Le similitudini con Android ci sono, ma secondo fonti della società cinese impegnata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti, di sistemi e di soluzioni di rete e telecomunicazioni, l’architettura è diversa da quella utilizzata dal sistema operativo sviluppato da Google.

Huawuei si aspetta molto dalla crescita di HarmonyOS: 40 produttori per lo sviluppo di accessori legati alla domotica e Internet delle cose (secondo la casa di Shenzhen i più inclini all’ottimizzazione di HarmonyOS) stanno collaborando con il fine di portare sul mercato oltre 100 milioni di dispositivi, già nel 2021. Anno in cui si attendono, chiaramente, i necessari aggiornamenti.

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Antonino Gallo

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