Huawei rilancia la sfida delle reti 4.5G. Durante il GSMA Mobile 360 Series Middle East appena conclusosi a Dubai, il presidente della divisione Wireless R&D del colosso cinese Ying Weimin ha ricordato ai suoi colleghi delle case rivali le possibilità aperte dalla velocità di 10 GB/s e dalla capacità di supportare fino a 100 mila connessioni per Km2 del nuovo standard. Weimin ha definito il 4.5G un “precursore” della tecnologia 5G e ha ipotizzato una diffusione a livello globale già dal 2016.
La visione del manager, però, ha trovato il muro di Dan Warren, senior director del GSMA, il quale non ha condiviso lo stesso entusiasmo, ma anzi ha etichettato l’intervento come una sorta di trovata commerciale: “Il 4.5G è un termine di marketing entrato nel linguaggio del settore per colmare il divario nella divergente percezione del 5G. Il punto di vista del venditore è che il 5G avrà una tecnologia nuova, ad alta velocità e a bassa latenza radio, ma gli operatori stanno sempre più sperando in un 5G che consolidi la tecnologia esistente attraverso reti eterogenee, una copertura in espansione, un miglioramento delle economie della rete riducendo il costo totale di proprietà e abilitando l’Internet Of Things, tutto ciò senza che sia necessaria una nuova tecnologia radio. Sembra che i venditori utilizzino esclusivamente il termine 4.5G per descrivere ciò che gli operatori sperano che sia il 5G”.
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