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Ho scoperto solo ora di poter andare in pensione anche con solo 5 anni di contributi: e mi danno anche gli arretrati

Published by
Valeria Scirpoli

Bastano solo 5 anni di contributi per poter andare in pensione, ottenendo anche gli arretrati: ecco come fare. 

Molte persone vanno in pensione grazie alla pensione di vecchiaia ma esistono diverse altre modalità per poter lasciare il lavoro come la pensione anticipata, quella di invalidità e di reversibilità (erogata ai superstiti). Per la prima e più diffusa è necessario possedere due requisiti essenzialmente, quello anagrafico dell’età e quello contributivo ovvero dei contributi versati.

Ho scoperto solo ora di poter andare in pensione anche con solo 5 anni di contributi: e mi danno anche gli arretrati – cellulari.it

Infatti, il modello attualmente presente nel nostro sistema pensionistico è quello contributivo. Ciò vuol dire che l’importo della pensione non è più legato all’ultimo stipendio, ma dipende in modo diretto e proporzionale dai contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro nel corso degli anni. Ma ora una notizia cambia tutto: bastano solo 5 anni di contributi per poter andare in pensione: ecco i dettagli.

Come andare in pensione con soli 5 anni di contributi (ricevendo anche gli arretrati)

Non tutti potranno andare in pensione con soli 5 anni di contributi ma alcuni soggetti in particolare si, come i cittadini nati negli anni ’50 che non hanno mai maturato il diritto alla pensione, ma si sono accontentati, nel tempo, di alcune misure assistenziali come l’Assegno Sociale. 

Come andare in pensione con soli 5 anni di contributi (ricevendo anche gli arretrati) – cellulari.it

Questi soggetti possono “recuperare” il diritto alla pensione anche in età avanzata, ottenendo importi più stabili e, in alcuni casi, arretrati fino a cinque anni. Questo in relazione ai cosiddetti contributivi puri, cioè coloro che hanno iniziato a versare contributi solo dal 1996 in poi. 

A 67 anni, per maturare la pensione di vecchiaia, queste persone devono rispettare due condizioni:

  1. aver accumulato almeno 20 anni di contributi
  2. percepire una pensione di importo pari o superiore all’assegno sociale.

In mancanza anche di uno solo di questi due requisiti, la pensione non viene concessa. Per questo motivo, alcuni (pensiamo per esempio ai lavoratori stagionali), si sono accontentati dell’Assegno Sociale per cui non sono richiesti vincoli contributivi ma solo requisiti reddituali.

Esso è riservato a cittadini italiani, cittadini comunitari iscritti all’Anagrafe del comune di residenza, cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario, cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e ai cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria. Per ottenerlo, è necessario avere un reddito annuo inferiore a 7.002,97 euro se non coniugato, oppure inferiore a 14.005,94 euro se coniugato.

Ulteriori requisiti, oltre a quelli reddituali, sono:

  • 67 anni di età
  • stato di bisogno economico
  • cittadinanza italiana e situazioni equiparate
  • residenza effettiva in Italia
  • requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009).

Però c’è da dire che, raggiunti i 71 anni, la legge consente di accedere alla pensione di vecchiaia contributiva con soli 5 anni di contributi, senza alcuna soglia minima sull’importo pensionistico maturato. Basta presentare la domanda all’INPS e la pensione a quel punto sostituisce l’Assegno Sociale, garantendo un reddito stabile e svincolato dai controlli reddituali annuali. Ed ecco che chi non ha mai richiesto la pensione pur avendovi diritto, può anche ottenere fino a cinque anni di arretrati.

Published by
Valeria Scirpoli

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