Pochi contributi versati? Esiste una formula che garantisce la pensione anche con meno di 20 anni, ecco tutti i dettagli tra requisiti e assegno mensile.
Scegliere quando e come andare in pensione è un momento topico per ogni lavoratore: l’uscita dal mondo del lavoro, dopo tanti anni da dipendente o libero professionista, è sicuramente una tappa importante nella vita di ogni cittadino, che però non manca di generare alcune ansie e preoccupazioni.
In attesa di capire se e quali novità ci saranno il prossimo anno, e mentre il tema delle pensioni rimane uno dei più dibattuti a livello politico e sociale, chiunque abbia meno di 20 anni di contributi può comunque gioire.
Anche se magari qualche lavoratore non lo pensava, in realtà c’è una formula che permette di andare in pensione anche se non si sono raggiunti i 20 anni di versamenti: ecco i requisiti e tutti i dettagli a riguardo, a partire dalla cifra mensile che spetta nel caso si decida di scegliere questa opzione per la pensione.
In Italia sono attualmente attive diverse opzioni per andare in pensione e tranne casi particolari (lavori gravosi, disabilità e così via) i requisiti fondamentali sono due: aver raggiunto un numero minimo di contributi oppure aver compiuto i 67 anni di età, quando si raggiunge la pensione per anzianità.
Anche chi ha versato contributi per meno di vent’anni può accedere all’assegno sociale, una pensione che viene data a chi ha raggiunto i requisiti per la pensione di anzianità ma che, a livello di contributi, non ha raggiunto la quota stabilita. L’importo percepito da chi risulta beneficiario dell’assegno sociale varia ogni anno a seconda della rivalutazione: per questo 2025, la cifra è di 538,69 € mensili (di circa 4 € in più al mese rispetto allo scorso anno).
L’assegno sociale include anche la tredicesima, ma per accedere alla misura è necessario non soltanto aver raggiunto 67 anni ed essere cittadini italiani (o con residenza in Italia da almeno 10 anni), ma anche avere un reddito annuo lordo pari o inferiore a 6.947 euro (da soli) o pari o inferiore a 13.894 euro se si è coniugati.
Se il reddito è pari a zero l’assegno viene pagato nella sua interezza, mentre al di sotto delle soglie indicate si ricevono 435 € al mese; una cifra molto bassa, ma che comunque contribuisce a dare un qualcosa anche alle persone che non hanno accumulato abbastanza contributi.
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