Hewlett Packard, o più semplicemente HP, nell’occhio del ciclone nel Vecchio Continente. Euroconsumers, Test Achats e più in generale tutte le organizzazioni continentali criticano aspramente la multinazionale statunitense dell’informatica attiva sia nel mercato dell’hardware che in quello del software e dei servizi collegati all’informatica, a tal punto da invocare risarcimenti dei confronti dei consumatori.
Il nocciolo della questione è il blocco dell’uso di cartucce d’inchiostro diverso da quello della casa madre, tramite aggiornamenti software. Da qui la richiesta di un risarcimento di circa 150 euro per dispositivo.
“Questa pratica Hewlett Packard legata all’obsolescenza programmata non è solo illegale, è anche irresponsabile”. Il j’accuse di Els Bruggeman, Head of Policy and Enforcement at Euroconsumers. “Causa un danno finanziario ai consumatori e aumenta intenzionalmente il volume dei rifiuti quando dovremmo impegnarci per ridurlo. Inaccettabile”.
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Sulla stessa lunghezza d’onda Test Achats. L’organizzazione belga di consumatori, senza scopo di lucro, che promuove la protezione dei consumatori, ricorda che dalla fine del 2016 HP aveva pubblicizzato le sue stampanti come compatibili con “altre cartucce”, ma in pratica non è mai stato così. Il che significa che un consumatore è obbligato a rifornirsi di ricambi dei colori solo del brand, a differenza di altre aziende che, pur mettendo in commercio cartucce della casa, consentono ad altre società di crearne altre che siano compatibili con i loro modelli.
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“È assolutamente inaccettabile che HP prenda il controllo dei dispositivi dei consumatori solo per costringerli ad acquistare i propri prodotti a marchio” tuona Julie Frère, portavoce di Test Achats. Secondo l’associazione dei consumatori, questa pratica può essere definita obsolescenza programmata e non è solo irresponsabile ma anche illegale.
“Genera danni finanziari per i consumatori, ma aumenta anche la quantità di rifiuti elettronici mentre stiamo cercando di ridurla” continua Test Achats, riferendosi alle nuove ma inutilizzabili cartucce generiche scartate e le stampanti sostituite.
Lo scorso novembre il Garante ha ritenuto HP responsabile degli stessi addebiti, obbligando Hewlett Packard a una sanzione di 10 milione di euro.
Hewlett Packard, dunque, dovrà risarcire i consumatori non solo in Italia, ma anche in Spagna, Portogallo, Belgio e perfino in Brasile, a causa dell’incompatibilità delle sue stampanti con cartucce di terze parti.
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