Le funzionalità degli smartphone con il passare del tempo e l’utilizzo costante si deteriorano, ma quali sono quelli che resistono maggiormente sulla lunga durata? Una recente indagine ha svelato quali sono gli smartphone più affidabili.
Che i device elettronici sono soggetti all’azione del tempo e all’usura è un qualcosa a cui non si può porre rimedio. Le batterie, ad esempio, sono costruite in modo tale da avere un numero finito – per quanto molto alto – di ricariche, superato il quale la durata della carica andrà a scendere notevolmente, obbligando a continue ricariche o ad una sostituzione.
Ci sono poi problematiche prestazionali, alcuni smartphone dopo un lasso di tempo di 1 o 3 anni cominciano a perdere velocità e capacità di calcolo, il che di fatto rallenta ogni operazione e limita di parecchio l’utilizzo del telefono. Non si tratta dunque di obsolescenza programmata dovuta agli aggiornamenti software, ma di un vero e proprio deterioramento delle capacità hardware del device.
In media le persone tengono un telefono per 4-6 anni, periodo di tempo in cui il salto generazionale di tecnologia risulta evidente e si sente la necessità di passare ad un modello nuovo in grado di gestire al meglio il peso dei file, la navigazione e tutte le funzionalità di nuova generazione. Salto che in questo periodo storico è stato reso maggiormente evidente dall’introduzione delle funzionalità AI.
Ma quali smartphone resistono alla prova del tempo, quali modelli e quali brand permettono di mantenere pressoché invariate le funzionalità per 4-6 anni senza obbligare l’utente a cambiare prima che sia il suo desiderio di novità a spingerlo a farlo? La risposta a questa domanda ce l’ha fornita un’indagine condotta da Which? nella quale vengono fornite le percentuali di guasto degli smartphone dopo 1, 3 e 6 anni.
Quali sono gli smartphone più duraturi e quali è meglio evitare
Il primo dato che emerge dall’analisi di Which? è che generalmente dopo 3 anni la percentuale di danneggiamento degli smartphone odierni è nella maggior parte dei casi molto bassa. Ciò significa che, eccettuati modelli difettosi e problematiche randomiche, quasi tutti gli smartphone sono affidabili.

Prendendo in considerazione i dati dopo i primi 12 mesi, il brand più affidabile è OnePlus, con un tasso di danneggiamento dello 0%, mentre il meno affidabile è Alcatel (5%). I top brand si comportano tutti bene, Samsung dopo 12 mesi ha un tasso del 2%, Apple del 3%, Google e Xiaomi del 4%.
Passando ai dati dopo 3 anni, OnePlus si conferma il brand più affidabile con un tasso del 3%, seguito da Samsung e Google che si attestano al 7% ed Apple al 8%. Più problematiche le prestazioni degli Xiaomi, l’11% dei modelli presenta guasti o rallentamenti vistosi dopo 3 anni. Fanalino di coda anche in questo caso Alcatel con il 15%.
Dopo 6 anni guasti e rallentamenti sono più normali ed infatti le percentuali salgono per tutti i brand. In testa alla classifica dell’affidabilità rimane OnePlus con un promettente 11%, percentuale che l’accomuna ai Google e ai Realme. Poco sopra c’è Samsung con un 13%, seguita da Apple e Honor con un 15%.
Più critica la situazione per altri brand: Alcatel (26%), Nokia (27%), Huawei (29%) e Sony (31%) sono i brand meno affidabili sul lungo periodo, in pratica quasi un modello su tre non arriva integro fino a 6 anni.