Il tuo smartphone non è al sicuro come pensi. Ci sono minacce che possono colpire in ogni momento. Tra hacker e virus ecco quello che devi sapere.
Più tempo passiamo con in mano lo smartphone e più aumenta il potenziale pericolo che qualcosa possa andare storto, perché, come succede con i PC, anche con gli smartphone le minacce arrivano sostanzialmente dalla rete. Come ci si può difendere allora? La prima cosa da fare è sapere da dove possono arrivare le minacce e che forma possono assumere.
Perché nel momento in cui sai da dove può arrivare l’attacco di un hacker oppure in quale circostanza puoi finire con l’essere infettato da un virus, è poi molto più facile adottare i giusti comportamenti e le giuste misure di sicurezza.
A prescindere da quello che può succedere c’è però una premessa che va sempre fatta: nessuno è davvero mai totalmente al sicuro. Anche se pensi di stare facendo tutto quello che va fatto, l’importante è sempre mantenere gli occhi aperti perché esattamente come gli utenti e i produttori di device lavorano per migliorare la sicurezza, anche gli hacker lavorano per superare le linee di difesa. Detto ciò, ci sono comunque alcune minacce più ricorrenti dalle quali è possibile però tenersi alla larga.
Quali sono le minacce più comuni dagli hacker e come difendersi?
Come accennavamo, bisogna per prima cosa essere consapevoli che potrebbe comunque succedere qualcosa al tuo telefono, al tuo PC, al tuo tablet. Prima di passare quindi a vedere quali sono le minacce, il consiglio generale è quello di eseguire backup periodici di tutto quello che per te è importante, in modo tale che se un device dovesse essere compromesso e tu ti dovessi trovare nelle condizioni di dover fare un reset, non perderai i tuoi file preferiti.
Detto ciò, per comprendere quali sono le minacce più comuni basta guardare l’ultimo report pubblicato da Kaspersky. La società che si occupa di sicurezza informatica da decenni ha infatti pubblicato un report con tutte quelle che sono le minacce più comuni e quelle in ascesa soprattutto per chi utilizza lo smartphone. Le due categorie di attacchi che sono le più comuni sono quelle che arrivano dai cosiddetti Trojan e quelle che arrivano dai tentativi di phishing soprattutto in ambito bancario.
Ma come vengono portati a termine gli attacchi? Per gli smartphone il vettore più utilizzato dai criminali è ancora l’email ma aumentano di molto i casi in cui viene scaricato software che all’apparenza è innocuo ma che invece nasconde insidie e minacce. E non è neanche obbligatorio per i criminali costringerti a scaricare un’app che abbia a che fare anche solo vagamente con quella che poi è la loro preda, per esempio il tuo conto in banca.
Ci sono infatti sempre in agguato software malevoli che per esempio ti promettono semplicemente sfondi animati oppure nuove emoticon. Nel momento in cui però queste app vengono installate quello che ti ritrovi è uno smartphone che viene ascoltato da un utente malevolo e sul quale questo utente malevolo può agire. E c’è anche l’IA che è pericolosa.
Le app sono quindi il vero punto debole di qualunque smartphone, come i software lo sono dei PC. Per difenderti, quello che devi fare è sostanzialmente evitare di scaricare software da fonti non sicure. In seconda battuta, è importante sempre anche controllare quelli che sono i permessi che eventualmente l’app richiede per poter funzionare.