Il New York Times ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un’interessante articolo dedicato ad una scoperta fatta dal Security Research Labs: uno dei ricercatori della società, Karsten Nohl, ha scoperto un grave bug su alcune sim card che metterebbe a repentaglio gli utenti mobili. Basterebbe un solo sms per conoscere la digital key della scheda, un dato preziosissimo che consentirebbe l’accesso a molte informazioni altamente sensibili, come:
l’ascolto delle telefonate;
la possibilità di inviare messaggi con il numero violato;
effettuare acquisti mobili;
rubare tutti i dati memorizzati nella sim (ad esempio la rubrica telefonica).
La procedura di hackeraggio, quindi, è estremamente semplice e non necessita di chissà quali sofisticate apparecchiature: basta un PC, un paio di minuti di tempo e un minimo di conoscenza a livello informatico avanzato.
La buona notizia, come evidenzia il sito Internet Engadget, è che questa grave falla colpisce solo vecchi tipi di sim che utilizzavano uno standard di crittografia dei dati (DES) ormai abbandonato. Attualmente, infatti, le schede sono provviste di un nuovo sistema “Triple DES” che non è affetto dal bug. Un problema circoscritto, quindi? Pare di si, ma il numero delle sim a rischio è enorme: si parla addirittura di oltre 750 milioni di schede in circolazione.
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