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Google vuole sfruttare ARDA per “salvare la vita” ai propri utenti su smartphone

Published by
Pasquale Conte

Tra i piani di Google per il futuro, c’è un’interessante novità legata alle fotocamere degli smartphone. Il tutto tramite il suo strumento ARDA

I progetti di Google per il futuro dei propri smartphone vanno a concentrarsi tanto sulle caratteristiche software ed hardware tanto sulle funzionalità interne. E non si parla solo di miglioramento delle performance, ma anche di strumenti per il monitoraggio dei parametri vitali.

Tra gli obiettivi di Google per il futuro, c’è quello di migliorare le prestazioni dello strumento ARDA (Pixabay)

Stando a quanto emerso in rete, pare che la società di Mountain View abbia effettuato alcuni test in Thailandia riguardanti il suo ARDA (Automated Retinal Disease Assessment). L’obiettivo sarebbe quello di rilevare eventuali problemi cardiaci e complicazioni legate al diabete che possono portare alla perdita della vista, tramite scannerizzazione degli occhi.

Google e lo strumento ARDA: tutti i dettagli

Ecco tutti i dettagli sui test già effettuati in Thailandia (Adobe Stock)

Almeno stando ai test effettuati, i risultati sono più che sufficienti. ARDA è accurato e fornisce dati molto utili, anche se è ancora da implementare e migliorare. In maniera particolare in certe aree nelle quali lo screening degli occhi risulta più complicato. Stando a quanto emerso, nei prossimi mesi Google effettuerà ulteriori test approfonditi per capire se le immagini degli occhi di un utente possono essere sfruttate per rilevare eventuali anomalie.

La sua A.I. sarebbe già in grado di segnalare problemi cardiaci come livelli anormali di zucchero nel sangue e colesterolo, semplicemente analizzando l’esterno degli occhi di una persona. Ma come al solito, Big G non si accontenta e vuole puntare più in alto.

Si parla addirittura dell’utilizzo del microfono come una sorta di stetoscopio, così da registrare i suoni del cuore. L’idea è quella di arrivare a rilevare problemi come la stenosi aortica. Già da oggi è in realtà possibile accedere ad una funzionalità simile dall’app Google Fit, in particolare per poter misurare la frequenza respiratoria e quella cardiaca tramite fotocamera dello smartphone. Ma è indubbio che siamo solo agli inizi, e i lavori da parte del team di sviluppatori porterà a risultati ben più soddisfacenti rispetto a quanto abbiamo oggi a disposizione.

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Pasquale Conte

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