Alla Google sono molto soddisfatti anche sui dati finanziari del primo trimestre 2015 resi noti online.
Anche la Luxottica ha archiviato il 2014 registrando un utile netto di 642,6 milioni di euro, in salita del 18% rispetto all’anno precedente, con un fatturato consolidato che si attesta a 7,65 miliardi. Dopo aver superato la tempesta ai vertici dell’azienda, Luxottica ha eletto il nuovo Cda e confermato Leonardo Del Vecchio alla presidenza per i prossimi tre anni.
Nel frattempo giunge la notizia della conferma che Luxottica e Google collaboreranno per la seconda versione dei Glass e che a fine settembre pubblicheranno un piano industriale di 5 anni, con i loro obiettivi al riguardo.
E’ stato proprio Massimo Via, a capo della divisione Eyewear della Luxottica. a confermare la notizia, durante il General Meeting della società, svoltosi a Milano venerdì scorso; durante il meeting Vian ha confermato che la versione 2 dei Glass è in fase di preparazione, ma senza precisare una data per il lancio sul mercato. La tecnologia “da indossare” si espande dagli smartwatch agli smart glass; infatti a marzo scorso Eric Schmidt, ex Ceo di Google, aveva previsto il ritorno dei Google Glass.
Il Wall Street Journal ha riportato in queste ore che lo stesso Massimo Vian sarebbe stato nelle scorse settimane alla Goolge con l’intenzione di incontrare il nuovo team di sviluppo dei Glass. Insomma, dopo il flop dei primi Glass Luxottica e Google non si sono dati per vinti e proseguono per la strada degli occhiali per la realtà aumentata, probabilmente facendo tesoro degli errori commessi ed anche grazie all’aiuto di una nuova tecnologia.
Vian sostiene che in Google si sta addirittura parlando sulle caratteristiche della futura terza versione rafforzando il team di ricerca e trasformandolo in una ‘business unit’ autonoma, guidata da Tony Fadell, uno dei creatori dell’iPod.
I manager di Luxottica, dopo aver riflettuto sul successo dell’Apple Watch, sostengono che i Glass del futuro avranno dei contenuti elettronici. Vian conclude dicendo: “Io e il co-amministratore Adil Mehboob-Khan siamo in contatto direttissimo con gli amministratori delegati di Google e Intel. Loro sono attrattissimi da noi, ci cercano disperatamente e vogliono lavorare con noi”.
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