E se ci fosse una valida alternativa a WhatsApp? Diversa da tutte le applicazioni di messaggistica istantanea che oggi popolano i vari App Store e che finora non hanno mai avuto fortuna, nel loro intento di avere la meglio su Zuckerberg e le sue applicazioni.
Sembra che questa soluzione esista, e sia “sponsorizzata” da Google che da molto tempo cerca di farne un sistema da utilizzare con assiduità . Si tratta di un protocollo chiamato RCS, ossia Rich Communication Services, aperto a tutti gli operatori telefonici e produttori di telefonini, che non avrebbe bisogno di app da installare per poter essere utilizzato e viene descritto come “il futuro degli SMS”.
Al pari di WhatsApp, RCS è una piattaforma di messaggistica gratuita, che possa far comunicare due o più smartphone tra di loro senza bisogno di scaricare nessuna applicazione, quale che sia la marca del telefono. Il sistema in sé per sé è valido, ma Google non è riuscito a fare grossi passi nella giusta direzione per renderlo popolare.
Il colosso di Mountain View, tuttavia, sembra aver deciso di farsi aiutare da Apple, e lo ha fatto in maniera alquanto singolare: ha twittato sul suo profilo un invito “al gruppo di persone che può aiutare a risolvere questo tipo di problema”, riferendosi proprio al colosso di Cupertino.
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Anche se il Tweet è ovviamente stato lanciato in maniera scherzosa, l’invito è serio. Google è un forte sostenitore dell’RCS, che sta adottando all’interno dei telefoni Android, e il suo eventuale “spread” potrebbe mettere a repentaglio il sistema di messaggistica Apple. Ma una eventuale collaborazione tra le due società , porterebbe sicuramente vantaggio a entrambe.
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RCS è un sistema di messaggistica istantanea fatto e finito, adatto a gestire le comunicazioni di gruppo, a proteggere con crittografia le chat singole, a supportare le note vocali, le videochiamate e le chiamate audio, a visualizzare lo stato online dei contatti, a condividere le posizioni GPS, a trasferire file e molto altro. E’ in realtà una validissima alternativa alle app di messaggistica come WhatsApp e WeChat, che stanno facendo di tutto per diventare sempre più complete.
Ma RCS in questo senso si sta muovendo nel momento giusto: a inizio settimana WhatsApp è andato giù e il fatto che la maggior parte degli utenti di tutto il mondo abbia avuto un blocco nei servizi di messaggistica, senza grosse valide alternative, ha fatto sì che Google tornasse a puntare sul suo sistema RCS. Infatti la maggior parte degli utenti, piuttosto che ripiegare su Telegram o Signal, o altre app di questo genere, ha preferito attendere che il “down” finisse per tornare a chattare.
Ecco perché Google pensa che implementare il sistema RCS possa fare quello che altre app di messaggistica non sono riuscite a ottenere a inizio settimana, e ora si è solo in attesa di capire cosa Apple risponderà in merito all’invito ricevuto da Mountain View.
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