Samsung ha avviato un secondo programma di richiamo del phablet ‘esplosivo’, poiché la società sudcoreana e la Commissione per la Difesa dei Consumatori intendono raggiungere un tasso di ritorno del 100%, ossia la restituzione di tutti i Galaxy Note 7 spediti dalla società sudcoreana, quindi comprese anche le unità ritenute sicure e spedite dopo i controlli.
Nel frattempo, però, tutte le compagnie aeree americane stanno vietando ai passeggeri di salire in aereo con il Galaxy Note 7, mentre alcune voci che circolano online riferiscono che in Giappone il personale di volo chiede ai passeggeri di rimuovere la batteria da qualsiasi modello di smartphone Samsung prima di salire a bordo.
Per andare incontro ai consumatori, Samsung ha deciso di installare degli stand in alcuni aeroporti presso i quali i clienti possono sostituire il proprio Galaxy Note 7 con un altro dispositivo Samsung, o ricevere un rimborso economico totale.
Il primo stand è stato aperto nell’aeroporto di Incheon, in Corea del Sud e successivamente Samsung ne ha annunciato l’apertura anche in tutti gli aeroporti australiani e non è escluso che gli stand potrebbero essere aperti anche negli aeroporti di altri Paesi, compresi quelli italiani. Gli stand degli aeroporti australiani di Sydney Airport (Kingsford Smith), Melbourne Airport (Tullamarine), Brisbane Airport, Adelaide Airport, Perth Airport, Gold Coast Airport, Canberra Airport, restano aperti dalle 6 del mattino fino alle 20 di sera.
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