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Accordo tra i potenti contro Amazon, Facebook e altri giganti del Web: via alla tassazione delle multinazionali

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Lidia Sonsini

I ministri delle Finanze ed i Governatori raggiungono un accordo all’incontro G20: brutte notizie sulla tassazione per le grande grandi multinazionali.

In arrivo una riforma internazionale del fisco che implementerà una tassa globale (Unsplash)

Il comunicato finale rilasciato dopo gli incontri del G20 conferma un accordo storico: i giganti del Web come Amazon, Facebook e molte delle più grandi multinazionali al mondo riceveranno delle tassazioni più pesanti, per “un sistema fiscale internazionale più stabile e giusto”. 131 nazioni che rappresentano più del 90% dell’economia globale hanno trovato un accordo sull’implementazione di una tassa minima globale del 15%.

Il mondo è pronto a far finire la corsa al ribasso della tassazione delle grandi imprese“, ha commentato in una dichiarazione ufficiale Janet Yellet, segreteria al Tesoro degli USA. Lo scopo è la riduzione della competizione fiscale a livelli accettabili, che coinvolga tutti i paesi e limiti il dominio fiscale delle grandi imprese tramite una digital tax. Il  Commissario UE agli Affari economici Paolo Gentiloni ha espresso su Twitter la propria approvazione per l’accordo, ed annunciato l’inizio delle operazioni già da lunedì, in collaborazione con l’Eurogruppo.

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G20, “una giornata storica”: Gentiloni commenta la tassazione delle multinazionali

La strategia potrebbe essere implementata a partire dalla fine di ottobre: è la priorità numero uno dei Paesi del G20. Tra i 7 che non hanno firmato l’intesa figurano anche Estonia, Ungheria e Irlanda, la cui adesione sarà fondamentale per l’applicazione definitiva della tassa minima globale e alla riforma del fisco internazionale. Un duro colpo per le multinazionali, la cui competizione fiscale incontrollata potrebbe raggiungere presto la fine.

Secondo Gentiloni, l’incentivo di una competizione più giusta potrebbe convincere anche i Paesi restanti ad approvare la strategia. “Un grande risultato“, ha aggiunto il Commissario. “Non ho visto frequentemente, in una riunione di questo genere, una sessione concludersi con un applauso liberatorio“.

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Lidia Sonsini

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