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Non solo cellulari

Fallimento totale per Zuckerberg: la piattaforma su cui puntava tutto sta per chiudere

Published by
Alessandro Artuso

Problemi su problemi per Mark Zuckerberg. La piattaforma ha deluso le aspettative del miliardario: non può fare più nulla.

La tecnologia e il suo sviluppo sono una costante che Mark Zuckerberg attenziona da tantissimo tempo. Uno degli uomini più ricchi al mondo si è infatti concentrato sui social network, ma adesso spunta un problema a dir poco improvviso. Lo stesso ricco imprenditore ci credeva veramente tanto, l’insuccesso è però lampante e non lascia più dubbi.

Zuckerberg e il fallimento di una strategia che non passa inosservato ANSA FOTO Cellulari.it

E pensare che lo stesso proprietario di Meta aveva deciso di fare le cose per bene, purtroppo la situazione è cambiata a stretto giro, da qui l’intenzione di porre rimedio. La decisione da prendere non era semplice, ma non ci sono alternative: bisognava farlo e anche in fretta.

Zuckerberg e la piattaforma della discordia

È durato meno di un anno e adesso Meta ha scelto di chiudere il programma di chatbot per le celebrità. A settembre 2023, infatti, Mark Zuckerberg aveva lanciato una serie di importanti esperienze riguardanti lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. L’intenzione di Meta era quella di creare prodotti in grado di migliorare lo stile delle connessionicon gli altri“.

Meta fa la spola fra intelligenza artificiale e tanta voglia di stupire, ora bisogna fare i conti con un fallimento progettuale ANSA FOTO Cellulari.it

L’intelligenza artificiale utilizzata da Meta ha permesso di creare particolari adesivi per Instagram, su Facebook spazio invece a diverse chatbot AI realizzate per creare un vero e proprio varietà di influencer e celebrità. I nomi sono importanti: si va da Tom Brady a Snoop Dogg, passando per Kendall Jenner e tanti altri. C’è un però perché le si poteva chattare con una versione digitalizzata di Snoop e quindi non con le star in carne e ossa.

Bru di Tom Brady parlava di sport, Amber di Paris Hilton era un investigatore pronto a risolvere gialli. Nonostante la configurazione con i propri account Facebook e Instagram, infatti, i chatbot non avrebbero conquistato terreno fra tutti gli utenti.

Spesso e volentieri, infatti, li avrebbero trovati inquietanti, non così simili all’originale e quindi surreali. Fatto sta che i robot non avrebbero raccolto tutti i follower che i personaggi famosi avevano accumulato sui vari social. In ogni caso i chatbot risultano ancora disponibili, ma non sarebbero più somiglianti alle celebrità. La scelta è presa, non si può più tornare indietro: il dado è tratto.

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Alessandro Artuso

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