Facebook deve gran parte dei suoi 7 miliardi di fatturato alla pubblicità.
La crescita dell’utilizzo degl adblocker, sistemi in grado di filtrare la pubblicità, potrebbe mettere a rischio il business di Facebook cosi come quello di tantissime altre realtà online.
Se in ambito smartphone gli adblocker sono in qualche modo accettati per via di un risparmio di banda e batteria, discorso diametralmente opposto in ambito desktop dove sono considerati un vero e proprio atto di pirateria.
Come ribadito da Facebook, guardare la pubblicità è il prezzo che gli utenti pagano per usare il social network cosi come per altri siti web.
Per far fronte al crescente numero di utenti che bloccano le pubblicità, quasi 90 milioni negli Stati Uniti con il 35% di incidenza sul totale de navigatori, Facebook ha varato alcuni progetti volti a realizzare sistemi in grado di bypassare il blocco generato dagli adblocker.
Una guerra tecnologica che punterà a illudere i controlli e far visualizzare comunque le componenti pubblicitarie.
La scelta strategica è quella di puntare sulla tecnologia per far visualizzare comunque i banner piuttosto che bloccare l’utente.
Molti altri siti hanno da tempo attivato dei controlli che bloccano la navigazione agli utenti che navigano con sistemi di blocco pubblicitario, invitandoli a disattivarli per proseguire la navigazione.
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