La nuova funzione di Messenger non intacca il monte minuti a disposizione degli utenti, che non dovranno corrispondere le onerose tariffe richieste dagli operatori di telefonia mobile.
Stan Chudnovsky, Head of Product per Messenger, e Param Reddy, Engineering Manager di Facebook hanno annunciato che la piattaforma di messaggistica di Facebook, Messenger, introduce a partire da questo momento il servizio di videochiamata.
Gli utenti di Messenger che potranno impiegare questo nuovo servizio sfruttando la connettività Internet dovrebbero ammontare a 600 milioni; con questa funzione non verrà intaccato il monte minuti a loro disposizione e nemmeno bisognerà versare le tariffe proibitive richieste dagli operatori di telefonia mobile, ossia più di 50 centesimi al minuto.
In questa società il contatto visivo è diventato essenziale, le videochiamate sono diventate un’esigenza che si manifesta da anni con il successo dei social network; perciò Facebook dà una spinta a questo settore che da quando è stato proposto agli utenti non ha mai avuto un grande successo proprio a causa dei costi troppo elevati.
E così, dopo aver acquisito Messenger e aver liberato i messaggi e poi le telefonate, rendendole disponibili tramite il Social, Zuckerberg ha l’intenzione di espandersi ancora, consentendo ad amici e contatti di Facebook una comunicazione completa tramite le chiamate Voip e così facendo pesta ancora i piedi agli operatori telefonici e a Microsoft che da parte sua, ha cercato, senza riuscirci, di introdurre la variante mobile di Skype.
Questa novità sarà disponibile solo per il mobile e per i due sistemi operativi Android e iOs, in modo da consentire una reciproca interazione, con telefonate che partono da dispositivi Android verso cellulari con sistema iOs e viceversa. Facebook ha annunciato inoltre che il servizio funzionerà anche per coloro che hanno accesso a un rete mobile molto debole: ad esempio una persona con una connessione LTE potrà videochiamarne una un telefonino Android con una rete 3G.
Non è chiaro se la scelta di non includere il sistema Windows sia stata fatta per scarsa appetibilità o per danneggiare la Microsoft.
In questo momento l’applicazione è in fase di beta-test in diversi Paesi,