Il Tony Davies High Voltage Laboratory e Nokia sono riusciti a portare con successo a termine un esperimento che consisteva nella ricarica completa di un Lumia 925 attraverso l’energia di un fulmine.
Neil Palmer, coordinatore del progetto, ha commentato: “Eravamo entusiasti di accogliere la sfida lanciata da Nokia. Utilizzando la corrente alternata alimentata da un trasformatore, abbiamo inviato oltre 200.000 V tramite uno spinterometro di 300 mm, generando calore e luce simili a quelli di un fulmine. Il segnale è stato poi trasferito a un secondo trasformatore di controllo, permettendoci di ricaricare il dispositivo”.
“Siamo rimasti sorpresi nel constatare come il circuito Nokia riuscisse in qualche modo a stabilizzare il rumore del segnale, permettendo alla batteria di ricaricarsi – ha continuato Palmer -. Tale scoperta dimostra che i dispositivi possono essere caricati con una corrente che si propaga attraverso l’aria. Si tratta di un enorme progresso nello studio dei fulmini come fonte di energia naturale e del loro sfruttamento in quest’ottica“, ha quindi concluso lo scienziato.
Il Tony Davies High Voltage Laboratory è uno dei più importanti poli mondiali per quanto riguarda lo studio e l’analisi dell’alta tensione. E il fatto che Nokia abbia deciso di rivolgersi ad un istituto così prestigioso è un chiaro segnale di come la cura Microsoft voglia fortemente puntare sulla ricerca. La durata delle batterie, del resto, rappresenta da sempre un grande limite ai moderni smartphone. In molti stanno pensando all’integrazione di tecnologie fotovoltaiche. Altri a modalità di ricarica wireless. Ma i fulmini sono sicuramente una novità per il settore.
“Dobbiamo ricercare continuamente nuove modalità, sempre più efficienti dal punto di vista energetico, per migliorare i nostri prodotti, e ci auguriamo che questo esperimento possa rivoluzionare il modo in cui ricaricheremo in futuro i nostri cellulari”, la dichiarazione entusiasta di Chris Weber, executive vice president Sales & Marketing di Nokia.
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