Epic+Games+vs+Apple%2C+il+successo+%26%238220%3Bagrodolce%26%238221%3B+di+Fortnite
cellulariit
/epic-games-vs-apple-il-successo-a-meta-per-fortnite/amp/
Non solo cellulari

Epic Games vs Apple, il successo “agrodolce” di Fortnite

Published by
A. Roberto Finocchiaro

Primo round nella battaglia Epic Games vs Apple, con Fortnite vincitrice soltanto a metà. Ecco il risultato della causa nella sentenza “fiume” del giudice Rogers.

Arriva finalmente l’epilogo nella causa tra Epic Games e Apple (AdobeStock)

La battaglia legale tra Epic Games e Apple è giunta all’atteso epilogo, con la prima risultata vincitrice rispetto alla seconda contendente. Lo conferma il pronunciamento del giudice distrettuale Yvonne Gonzales Rogers, che venerdì scorso ha consegnato un’attesissima sentenza di ben 185 pagine atta a mettere un punto (definitivo?) sulla causa. Volendo riassumerne il contenuto, il gigante di Cupertino dovrà consentire l’uso di altri sistemi di pagamento nelle applicazioni, con il risultato che gli sviluppatori avranno modo di bypassare la “spinosa” commissione del 30% trattenuta da Apple su tutti i pagamenti in-app. Quella di Epic Games, ad ogni modo, è soltanto una vittoria parziale e lo conferma la recente decisione dell’editore di non far tornare Fortnite sull’App Store.

La battaglia legale tra le due aziende è iniziata lo scorso anno dopo un clima di “fuoco” che ha visto un precedente per così dire spartiacque: Apple ha rimosso Fortnite (uno dei videogiochi più di spicco nel panorama di Epic Games) dall’App Store per aver violato le pratiche interne disposte dallo stesso gigante di Cupertino. Il motivo tocca trasversalmente il risultato della sentenza: l’editore ha aggirato la commissione del 30%, optando invece per una soluzione alternativa.

Il malcontento tra le due aziende finisce presto in tribunale: Epic Games agisce in giudizio ai danni di Apple, sostenendo che le normative di quest’ultima relative all’App Store debbano essere inquadrate come monopolistiche e in stretta violazione con le leggi antitrust americane. Affermazioni respinte invece al mittente, come si legge nella sentenza emanata venerdì scorso dal giudice Rogers: “dall’incartamento fin qui presentato, non è possibile stabilire che Apple abbia adottato pratiche monopolistiche contrarie alle leggi antitrust”. Emblematica, in quest’ottica, l’affermazione che si legge nella sentenza: “il successo non è illegale“.

L’azienda di Cupertino, invece, violerebbe invece la legge statale, giacché il divieto imposto agli sviluppatori di comunicare ai clienti l’esistenza di soluzioni non soltanto alternative, ma soprattutto economiche rispetto alla piattaforma di acquisti in-app per così dire proprietaria, produce una conseguenza certamente negativa: limita l’accesso dei consumatori alle informazioni e, come affermato in un passaggio della stessa sentenza, “accresce artificialmente il potere di mercato di Apple”.

LEGGI ANCHE >>> iPad Pro, l’ombra della crisi dei chip colpisce anche le consegne dei tablet di Apple

Fortnite non torna sull’App Store

La vittoria di Epic Games, come detto in apertura di articolo, è solamente a metà. Il giudice Rogers ha infatti condannato l’editore al pagamento del 30% dei 12 milioni di dollari, la cifra per inciso che Epic Games ha incassato da quando ha deciso di introdurre un sistema di pagamento proprietario per gli acquisti in-app. Il motivo? Epic ha rotto il contratto legale con Apple, ed è per questo che dovrà restituire le somme illegittimamente trattenute. In quest’ultimo senso, il gigante di Cupertino ha prevalso nettamente rispetto all’altra contendente per ciò che concerne tutte le altre questioni sottese alla violazione delle clausole contrattuali.

LEGGI ANCHE >>> Vuoi usare un telefonino Xiaomi importato da un altro Paese? Attenzione, l’azienda potrebbe non permetterlo

Cosa accadrà adesso? Epic sembra orientata a ricorrere in appello, mentre la posizione di Apple non è ancora nota. Il pronunciamento, ad ogni modo, costituisce un importante precedente da spendere verso tutti gli altri store digitali, legittimando l’adozione di sistemi di acquisto in-app alternativi rispetto a quelli per così dire “ufficiali”. Un terremoto insomma significativo, destinato a segnare una svolta negli store di applicazioni.

Published by
A. Roberto Finocchiaro

Recent Posts

  • Social

Come inserire la password nelle chat su WhatsApp per proteggerle

Su WhatsApp, è possibile proteggere le chat inserendo una password. Nel mondo digitale, la protezione…

5 ore ago
  • Android

Android, occhio ai vostri dati: la minaccia silenziosa è una truffa super pericolosa

Per tutti i possessori di un device Android c'è in agguato una minaccia che, potenzialmente,…

6 ore ago
  • Non solo cellulari

INPS, ufficializzata la pensione retroattiva: hai diritto a più di un anno di arretrati

Molti pensionati hanno diritto a più di un anno di pensione arretrata: ecco come funziona…

9 ore ago
  • Notizie

SPID in pericolo: il governo italiano punta sulla CIE, perché

SPID in pericolo, presto potrebbe non solo diventare a pagamento, ma essere addirittura sostituto dalla…

22 ore ago
  • Smartphone

Google Lens cambia tutto: la barra di ricerca si sposta in basso

Google sta lavorando all'aggiornamento di Lens per garantire agli utilizzatori della comoda funzione interattiva una…

1 giorno ago
  • Smartphone

Come raffreddare il telefono velocemente quando si surriscalda

Durante le giornate di caldo, lo smartphone potrebbe surriscaldarsi provocando danni. Fortunatamente, esistono delle soluzioni…

1 giorno ago