Emotet+torna+pi%C3%B9+pericoloso+che+mai+e+mette+a+rischio+le+carte+di+credito+salvate+su+Google+Chrome
cellulariit
/emotet-torna-piu-pericoloso-che-mai-e-mette-a-rischio-le-carte-di-credito-salvate-su-google-chrome/amp/
Non solo cellulari

Emotet torna più pericoloso che mai e mette a rischio le carte di credito salvate su Google Chrome

Published by
A. Roberto Finocchiaro

Era stato bloccato definitivamente nel 2021, eppure è tornato alla ribalta sotto nuove spoglie. Il malware Emotet mette nel mirino Google Chrome e la funzionalità di completamento automatico dei dati relativi alle carte di pagamento memorizzate sul browser

Emotet è l’esempio perfetto di come il settore della cybersicurezza si trovi continuamente a cambiar pelle, al fine di bypassare i blocchi degli antivirus. Si tratta di una rete “botnet” in cui più computer collaborano inconsapevolmente per diffondere malware e aggredire quindi i dati sensibili delle vittime, che era stata bloccata lo scorso anno dalle società di sicurezza ma tornata adesso più pericolosa che mai grazie alle rinnovate meccaniche di attacco.

La nuova “vita” di Emotet (Unsplash)

I ricercatori di Check Point Research avevano inserito Emotet tra le minacce informatiche più pericolose di maggio e in effetti i dati statistici trovano conferma. Come spiegato nei giorni scorsi da Proofpoint Theat Insights, la nuova variante della rete botnet sta prendendo di mira i dati delle carte di credito salvati sul popolare browser Google Chrome. Un salto di qualità che non cambia la sostanza e conferma anzi l’interesse altissimo degli hacker verso le informazioni finanziarie.

Emotet: a rischio le carte salvate su Google Chrome

Emotet ruba le informazioni relative alle carte di pagamento memorizzate su Google Chrome (Unsplash)

In linea generale, Google Chrome offre – alla stregua degli altri programmi per navigare su Internet basati su Chromium – una funzionalità che permette agli utenti di memorizzare in tutta sicurezza i dati delle carte di credito, così da evitare di inserirli ogni volta manualmente durante gli acquisti online. Questa funzione appare nel momento in cui vengono compilate le schermate di una pagina web dedicate alle informazioni di pagamento ed è rappresentata dal classico popup che informa l’utente della possibilità di salvare tali informazioni.

Questi dati sono protetti da crittografia, il che rende il sistema sicuro oltre che versatile. Eppure, Emotet – o meglio, la nuova variante del malware – è riuscito a rubarli. E si tratta di informazioni particolarmente sensibili, in quanto riferiti al numero della carta di credito o debito, la data di scadenza e l’intestatario della carta (nome e cognome).

Dopo aver messo le mani sul prezioso “bottino”, il malware sposta questi dati su un server esterno rispetto a quello che è servito per il download del malware, avviando in questo modo il processo per decriptare i dati e leggerli in “chiaro”.

Published by
A. Roberto Finocchiaro

Recent Posts

  • Non solo cellulari

Esci subito dall’acqua se le onde assumono questa particolare forma “quadrata”: rischi la vita senza saperlo

Se le onde assumono una forma “quadrata” è meglio se esci dall’acqua: stai rischiando grosso,…

4 ore ago
  • App e Videogiochi

Brutte notizie per i gamer: Xbox Game Pass potrebbe costarti di più

Per tutti quelli che apprezzano l'abbonamento al Game Pass di Xbox ci sono probabilmente brutte…

6 ore ago
  • Social

Come inserire la password nelle chat su WhatsApp per proteggerle

Su WhatsApp, è possibile proteggere le chat inserendo una password. Nel mondo digitale, la protezione…

14 ore ago
  • Android

Android, occhio ai vostri dati: la minaccia silenziosa è una truffa super pericolosa

Per tutti i possessori di un device Android c'è in agguato una minaccia che, potenzialmente,…

15 ore ago
  • Non solo cellulari

INPS, ufficializzata la pensione retroattiva: hai diritto a più di un anno di arretrati

Molti pensionati hanno diritto a più di un anno di pensione arretrata: ecco come funziona…

18 ore ago
  • Notizie

SPID in pericolo: il governo italiano punta sulla CIE, perché

SPID in pericolo, presto potrebbe non solo diventare a pagamento, ma essere addirittura sostituto dalla…

1 giorno ago