Non si finisce mai di parlare dello switch off definitivo del digitale terrestre alla tecnologia DVB-T2. I due tempi di trasformazione del sistema televisivo italiano passeranno, fino a giugno 2022, per tanti passaggi intermedi. Tra cui, ed era inevitabile, l’aggiornamento del piano di numerazione dei canali.
Per questo particolare aspetto della questione, è dovuta intervenire l’AGCOM, Agenzia per le Garanzie nelle Comunicazioni, con una consultazione pubblica relativa alla numerazione automatica dei canali del servizio del digitale terrestre, delle modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre e delle relative condizioni di utilizzo.
“L’Autorità avvia una consultazione pubblica della durata di 30 giorni, volta ad acquisire osservazioni ed elementi d’informazione, da parte dei soggetti interessati, in merito alla proposta di provvedimento relativo all’aggiornamento del piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre (LCN) e relative modalità di attribuzione dei numeri“.
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E’ quanto si legge sul sito Agcom, in merito alla consultazione pubblica relativa all’aggiornamento del piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre. L’Agenzia ha anche comunicato di aver previsto 10 archi: dal primo al terzo ci saranno ai canali nazionali e locali, al quarto i canali locali, al quinto i canali a pagamento, al sesto i nuovi formati.
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Al settimo i canali locali, all’ottavo i canali nazionali e locali, il nono sarà dedicato ai ai canali nazionali e locali radiofonici e l’ultimo, il decimo, ai canali nazionali e locali o ad altri servizi di test.
I numeri 0, 100, 200, 300, 400, 500, 600, 700, 800, 900 per i servizi di sistema.
“A tal fine, i soggetti interessati, contestualmente alla domanda per il conseguimento dell’autorizzazione per la fornitura di servizi di media audiovisivi lineari destinati alla diffusione in tecnica digitale su frequenze televisive terrestri di cui all’articolo 3 dell’Allegato A alla delibera n. 353/11/CONS – si legge in uno stralcio della delibera – sono tenuti a presentare apposita domanda per l’assegnazione di una numerazione del presente piano, esprimendo, eventualmente, una preferenza tra le numerazioni assegnabili e disponibili.
“Il Ministero – continua la delibera – procede all’assegnazione della numerazione, tenendo conto, ove compatibile con le disposizioni del presente piano, della preferenza espressa dal richiedente. Nel caso in cui le numerazioni disponibili dovessero risultare inferiori alle richieste presentate, dovrà essere disposto un sorteggio pubblico ai fini dell’assegnazione delle singole numerazioni ai richiedenti”.
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