Dopo PrimeSense, Apple chiude anche l’acquisizione di Topsy Labs, una società che si occupa dell’analisi dei messaggi su Twitter. La “soffiata” arriva direttamente dall’autorevole Wall Street Journal. Che non si lascia sfuggire nemmeno le cifre dell’operazione: circa 200 milioni di dollari.
Topsy Labs è stata fondata nel 2007 da un ex sviluppatore di Napster. Ad oggi, è una delle poche autorizzate ad accedere alla cosiddetta “fire house”, la banca dati che raccoglie tutte le informazioni transitate sulla piattaforma social dal 2006. Il suo business consiste nello studiare i 500 milioni di “cinguettii” giornalieri e nel rivendere a terzi i risultati sui termini o sulle origini geografiche più popolari.
Secondo alcune fonti vicine agli ambienti di Cupertino, Tim Cook vorrebbe sfruttare la reputazione di Topsy Labs come cavallo di Troia per conquistare una posizione di rilievo nel mondo dei moderni media – ancora piuttosto ostile nei confronti della Mela. In questo modo riuscirebbe finalmente a monitorare con efficacia le raccomandazioni riguardanti musica e applicazioni per lo store virtuale iTunes.
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