L’obiettivo della stampa 3D è di introdurre la grafica 3D nel settore dell’alimentazione, in modo da creare le più svariate possibilità di personalizzazione.
Da domani la pasta potrà avere come variante quella “stampata in casa”, oltre a quella fatta in casa; infatti, la Barilla, nello stabilimento di Parma, sta progettando un’idea rivoluzionaria che riguarda la pasta e che presto diventerà una realtà della nostra vita quotidiana: fare la pasta personalizzata stampandola in 3D.
La vice presidente del settore ricerca e sviluppo, Michela Petronio, ha spiegato a La Repubblica che “l’idea è nata 3 anni fa in un meeting con dei ricercatori olandesi del Tno. Loro volevano esportare la tecnologia della stampa 3D al settore alimentare e la pasta è sembrata il prodotto ideale: è liquida, semplice, fatta solo di acqua e semola”.
L’obiettivo della stampa 3D è di introdurre la grafica 3D nel settore dell’alimentazione, in modo da creare le più svariate possibilità di personalizzazione. Perciò, tra poco in 2 minuti si potrà fare un piatto di pasta personalizzabile sia per quanto riguarda la forma che gli ingredienti.
L’intenzione sarebbe di consentire nel prossimo futuro ai ristoratori, alle massaie e alle persone appassionate di cucina, di stampare in modo autonomo la pasta che si desidera sia nelle forme che negli ingredienti.