Non solo abitudini di tutti i giorni, anche in ambito smart sono stati adottati comportamenti diversi. L’uso dello smartphone al tempo del COVID-19
Gli usi e costumi delle società vengono plasmati e condizionati dai cambiamenti che vivono o subiscono. È il caso di dire che la recente pandemia, COVID-19, ha causato molte problematiche per tutte le nazioni del pianeta. Pertanto anche le abituati quotidiane e lavorative hanno subito una forte scossa per molti. Ne ha subito gli effetti anche il mondo del mobile, soprattuto dello smartphone e dell’uso che ne fanno gli utenti.
Questa analisi è stata resa possible grazie allo studio di Kantar, nota organizzazione in ambito tecnologico e di retail, che ha permesso di venire a capo di una domanda molto particolare. La pandemia in corso ha cambiato e cambia l’utilizzo e la percezione degli utenti verso lo smartphone? Ebbene, la risposta è sì.
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Il primo pensiero che si concretizza nella mente è legato al discorso dello smart workings e della didattica a distanza. Pertanto il concetto di smart e connettività sta assumendo, nel corso del tempo, un’accezione completamente diversa da quella ad inizio anno. Ovviamente alcuni di questi “adattamenti” sono solo passeggeri, ma molti altri invece rimangono insiti all’intero della vita delle persone. Un primo impatto negativo è stato subito dalle app dedicate alla geolocalizzazione e GPS, dati i limiti imposti dai lockdown, ovviamente poi in progressivo aumento appena tali imposizioni vengono a mancare.
Invece l’utilizzo di app di messaggistica sono veramente aumentate a dismisura. Questo in quanto gli utenti, per rimanere in contatto con familiari ed amici, non hanno mai smesso di scriversi o videochiamassi. Attualmente i dati sono rientrati abbastanza nei parametri, visto le possibilità di contatto in base alle differenti zone. Invece alcune app non sono diminuite, mostrando un interesse continuo anche nei momenti di pandemia più bassi. Un esempio sono proprio Spotify, Apple Music, Netflix, Apple TV+ che hanno registrato un aumento del 14% ancora in atto.
Per concludere anche app legate al mondo del fitness e del benessere sono diventate di maggior interesse per gli utenti. Con la conseguente chiusura di palestre ed attività fisica, questo è normale e continua a crescere. Proprio per l’impossibilità di spostamenti o per negozi chiusi, sono aumentati a dismisura anche gli utilizzi di carte virtuali e di e-wallet passando da un + 8% ad un + 16% con ancora margini di crescita.
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