Una multa da 15mila Euro per i genitori che non controllano i social dei loro figli: rischi anche tu di sborsare così tanto se non lo fai.
Controllare i nostri figli nel loro quotidiano non sempre è possibile: quando sono a scuola, con gli amici, in palestra, non siamo sempre presenti a supervisionare su di loro. È chiaro che è importante anche stabilire un rapporto di fiducia con loro e stabilire dei limiti, soprattutto in alcuni contesti.
Soprattutto, per esempio, per quanto concerne l’uso della tecnologia. Molto spesso anche bambini molto piccoli possiedono e utilizzano già un loro smartphone personale. A volte, creano anche degli account sui social, pur essendo ancora minorenni. Cosa dovrebbe fare un genitore, non solo per un motivo “sociale” ma anche economico, per evitare delle pesanti multe?
In merito al controllo dei social dei figli da parte dei genitori, si è espresso il Tribunale di Brescia, con la sentenza n. 879 del 4 marzo. Ha stabilito infatti che i genitori devono controllare i profili social dei figli minorenni, compresi quelli falsi, in particolare quando si trovano in una condizione di fragilità o immaturità.
Non è ritenuta valida, ai fini della discolpa, né la mancanza di competenze informatiche né la sola richiesta di condivisione delle password, se poi il minore ha creato un profilo alternativo bloccando l’accesso ai genitori. Una famiglia è stata chiamata proprio a risarcire danni per le attività illecite svolte dalla figlia. Quest’ultima, con un lieve ritardo intellettivo, si è resa protagonista di gravi episodi di cyberbullismo.
Aveva creato dei profili social falsi e aveva preso di mira una compagna di classe, insultandola ripetutamente e diffondendo immagini a contenuto pornografico, alterate con software di fotoritocco. Altri casi giurisprudenziali hanno sottolineato come i genitori debbano educare e vigilare sull’uso dei mezzi digitali dei figli. Il Tribunale di Caltanissetta ha trattato un episodio di stalking scolastico praticato tramite WhatsApp, ritenendo la condotta del minore sintomo di carenza educativa e richiedendo l’intervento dei servizi sociali.
A tal proposito, il Tribunale di Parma, con sentenza del 5 agosto 2020, ha incluso l’educazione digitale tra i doveri genitoriali ed entrambi i genitori devono supervisionare in modo costante i dispositivi elettronici dei figli, per evitare contenuti inappropriati. Inoltre, sempre i genitori devono poter limitare in modo qualitativo e quantitativo l’uso dello smartphone o l’accesso a piattaforme social da parte dei propri figli.
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