Condominio, se durante la ristrutturazione commetti questo errore devi risarcire i vicini

Attenzione a non commettere questi errori durante le ristrutturazioni altrimenti ti tocca risarcire i vicini. 

Tante persone ristrutturano casa per renderla più conforme alle loro esigenze o per farla diventare come la sognano. Ma attenzione: anche se si tratta di casa nostra, quando facciamo dei lavori di ristrutturazione non siamo così liberi come immaginiamo. 

Pavimento imballato, scala, segnale attenzione
Condominio, se durante la ristrutturazione commetti questo errore devi risarcire i vicini – cellulari.it

Infatti, commettere un singolo errore può costare molto caro: dover risarcire i vicini. Ecco a cosa fare attenzione se stai facendo dei lavori di ristrutturazione in casa. 

Errore da non commettere se stai ristrutturando casa: può costarti caro

Un proprietario di casa può effettuare dei lavori di ristrutturazione all’interno del suo appartamento o delle sue pertinenze (cantina o box) per rinnovare, modificare o migliorare lo stato dell’immobile. Si tratta di opere private, ma che possono disturbare e avere un impatto diretto o indiretto sulla vita degli altri condomini.

Coppia sul divano, lei si lamenta, lui si tappa orecchie con cuscino
Errore da non commettere se stai ristrutturando casa: può costarti caro – cellulari.it

Bisogna infatti fare attenzione ad effettuare questi lavori di ristrutturazione perché, in alcune circostanze, si sarà chiamati a risarcire i vicini. Quando? Quando i lavori provocano rumore, vibrazioni, polvere, oppure se ci sono operai o materiali nei vani comuni. Se durante i lavori si creano crepe nei muri o nei soffitti, distacchi di intonaco o piastrelle, lesioni alle tubature, danni a infissi e serramenti e così via, si dovranno risarcire i vicini.

Le vibrazioni, infatti, sono potenzialmente in grado di lesionare gli immobili adiacenti. La sentenza n. 9702 del Tribunale di Roma chiarisce il tutto: in presenza di danni comprovati e causalmente dovuti alle opere in contestazione, non può che scaturirne la responsabilità del committente, insieme all’azione risarcitoria del vicino danneggiato. Nel caso concreto, un condomino aveva fatto causa al vicino del piano di sopra, ritenendolo responsabile delle lesioni alle pareti e alle finestre dovute alle vibrazioni prodotte dagli strumenti usati dagli operai edili per i lavori di ristrutturazione. I

l Tribunale di Roma era giunto alla sentenza dopo un articolato procedimento: l’audizione di testimoni e la predisposizione di una consulenza tecnica d’ufficio (CTU) per verificare l’effettiva sussistenza del nesso di causalità. E proprio la CTU ha stabilito che le lesioni subite dall’appartamento del vicino del piano inferiore a dove si erano svolti i lavori erano state effettivamente provocate dalle forti vibrazioni, configurandosi così un danno ingiusto con il conseguente obbligo di risarcimento.

Quindi il condomino citato in giudizio era stato chiamato a risarcire poiché non sufficientemente avveduto e, anzi, negligente, non avendo adottato le opportune contromisure per evitare i danni all’immobile del vicino del piano inferiore.

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