Samsung amplia lo spettro delle sue funzioni di intelligenza artificiale e agisce su uno degli aspetti più desiderato dagli utenti: le lingue straniere. Ecco cosa cambia, col nuovo aggiornamento.
Quando si pensa alla vera tecnologia del decennio, un po’ come fu la connessione a internet tra gli anni ’80 e ’90, ciò che viene in mente è sicuramente l’IA. Le intelligenze artificiali, sebbene esistessero in altre forme già parecchi anni fa, solo di recente sono riuscite a trovare un nuovo spazio nella vita di tutti i giorni. Francamente, non sono ancora tante le aziende, né i privati, che paiono sfruttarle al 100%.
E se da qualche parte nel mondo, in questo momento, c’è chi sta ideando il giusto prompt per ottenere un’immagine buffa, in Corea del Sud la più importante azienda tech del paese, sta sfruttando l’IA per riuscire ad ampliarne lo spettro d’azione, offrendo ai propri utenti dei servizi che fino a poco tempo fa, parevano fantascienza. Ed ecco come Samsung potrebbe rivoluzionare la vita di ogni amante dei viaggi all’estero.
Erano i primi mesi del 2024, quando l’IA di Samsung fece il suo debutto sul mercato e, da quel momento, il percorso di crescita e miglioramento non si è mai arrestato. E intanto che il mondo attorno progrediva, Samsung si scava un solco ben profondo, votando la sua IA ai servizi di utilizzo giornaliero. Uno di questi, forse il più apprezzato anche per l’accuratezza capace di raggiungere, era il servizio di traduzione istantanea.
Si è passati dalle 16 lingue supportate dell’aprile 2024 alle 20 lingue del dicembre dello stesso anno. Tra queste ovviamente, vi era l’italiano. Adesso però, a quasi un anno di distanza dall’ultimo aggiornamento, in tanti si stavano chiedendo che fine avesse fatto il progetto “globalizzante” di Samsung. Secondo molti, il raggiungimento delle 20 lingue era l’obiettivo prefissato e non si sarebbe andati oltre. Almeno fino a oggi.
Negli ultimi giorni infatti, Samsung ha ripreso l’implementazione di Galaxy AI, con l’introduzione di due nuove lingue: filippino e gugiarati. Quest’ultima in particolare ha stupito diversi utenti, trattandosi di un’antica lingua, ufficiale in India ma parlata anche Tanzania, Kenya, Pakistan, sebbene in quota minoritaria. Ad aiutare nello sviluppo di queste due ulteriori lingue, è stato il centro Samsung Research con sedi in Indonesia e in India.
Adesso Samsung, copre di fatto 22 lingue ufficiali, parlate da circa il 74% della popolazione mondiale. E per comprendere quanto gli utenti ritengano utile il servizio, vi sono dei dati esaustivi: ben il 70% di possessori di smartphone Samsung, utilizzano giornalmente sia Galaxy AI che Google Gemini. Di questi, il 47% utilizza l’IA in maniera estremamente pesante, nello svolgimento di vari compiti quotidiani. La strada dell’IA votata ai servizi, pare quella che Samsung sa percorrere meglio.
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