L’app ufficiale di Clubhouse non è ancora disponibile sul Play Store di Android, eppure esiste un software analogo – quantomeno nel suo appellativo commerciale – che sta macinando numeri impressionanti.
Clubhouse continua a catalizzare l’attenzione della rete, complice anche le parole positive spese dall’imprenditore Elon Musk. Sono sempre più numerosi, infatti, gli utenti che cercano informazioni sul particolare social network, o più semplicemente ricorrono agli store ufficiali degli smartphone nel tentativo di scaricare l’applicazione ufficiale. Emblematico è, in tal senso, quanto accaduto in queste ore all’interno del Google Play Store di Android, dove campeggia da ormai diverso tempo un’app che, pur avendo l’appellativo di Clubhouse, si occupa in realtà di servizi completamente diversi (nello specifico, offrire supporto aziendale nello sviluppo di un determinato progetto).
Un errore di omonimia per certi versi fatale, ma che offre esatta misura del successo di Clubhouse registrato nell’ultimo periodo: l’app in questione, infatti, sta macinando numeri impressionanti, toccando addirittura più di un milione di download in pochi giorni. Non propriamente alta è invece la valutazione rilasciata dagli utenti sul Play Store, e non perché trattasi di un’app inaffidabile o di scarsa qualità: dopo essere incappati nell’errore di omonimia (scaricando quindi l’applicativo sullo smartphone di turno e disinstallandolo immediatamente una volta aperto), sono infatti molteplici i consumatori che decidono di “punire” – forse in modo un po’ ingeneroso – l’omonimo software, sol perché avente lo stesso nome del popolare social network. Eppure, sarebbe bastato leggere la descrizione sul Play Store per capire che l’app Clubhouse per Android non rappresenta quel social network di cui ormai parlano tutti, occupandosi piuttosto di tematiche completamente diverse, pur condividendo il medesimo appellativo commerciale.
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Onde evitare ulteriori equivoci, appare senza dubbio agevole chiarire che il progetto Clubhouse si trova ancora in una fase di sviluppo piuttosto embrionale. Per volontà dei suoi fondatori (Paul Davison e Rohan Seth), infatti, l’app in questione è al momento disponibile soltanto sul sistema operativo iOS di Apple; inoltre, il social network non è accessibile alla generalità degli utenti, ma si basa su un meccanismo degli inviti, termine peraltro utilizzato da OnePlus agli inizi della sua fortunata avventura in campo mobile.
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Per l’approdo di Clubhouse su Android bisognerà dunque attendere e non è chiaro quando debutterà l’app ufficiale, evidentemente ancora in una fase di sviluppo. Per questo pare inutile cercare l’applicazione ufficiale del social network all’interno del Play Store, onde evitare di imbattersi in servizi completamente diversi, con una inutile perdita di tempo.
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