Oggi vi parleremo della produzione degli schermi delle televisioni Samsung, e c’è una sorpresa su questi LCD. Ci sono di mezzo i cinesi.
La Cina sta facendo degli enormi passi in avanti in qualsiasi settore, andandosi a prendere spazi importanti e prendendo il posto di importanti società straniere, tramite acquisti importanti. Spinti anche dagli aiuti statali, che garantiscono un maggior potenziale economico, le aziende cinesi stanno conquistando fette di mercato sempre più ampie, come avranno capito anche in Samsung, visto quando accaduto in merito alla produzione dei pannelli LCD delle televisioni che gran parte di noi possediamo nelle nostre case.
Al giorno d’oggi, le televisioni sono sempre più fine a livello di spessore, e sono anche più intelligenti, tanto da essere definite delle Smart TV, avendo la possibilità di interagire anche tramite controllo vocale con l’utente. Ebbene, nelle prossime righe andremo ad entrare nel profondo di questa storia, svelandovi il nome dell’azienda cinese che ha acquistato la parte di Samsung che si occupa di produrre gli schermi LCD dei televisori. Siamo certi che la notizia vi lascerà sorpresi e non poco.
Secondo quanto ricordato dal sito web “afdigitale.it“, già oltre due anni fa Samsung Display aveva ceduto la propria produzione di pannelli LCD alla cinese TCL CSOT, il che significa che la notizia è anche piuttosto datata. Quest’ultima azienda è la seconda produttrice mondiale di display, e tutto questo significa solo una cosa. Dall’ormai remoto 2022, le televisioni LCD di Samsung Electronics non montano più dei pannelli fatti in casa, ma realizzati dal colosso cinese. Secondo quanto è emerso in queste ore, LG Display avrebbe deciso di fare lo stesso, non producendo più pannelli LCD, puntando solamente sugli OLED.
In base a quanto riportato da diversi media della Corea del Sud, sono già in corso alcune trattative tra LG Display e TCL CSOT, in modo da cedere a quest’ultima la produzione di pannelli LCD. Dunque, anche quando andrete ad acquistare una TV LCD della LG, preparatevi a guardare uno schermo che è stato prodotto da una casa cinese e non dalla cinese stessa. L’accordo dovrebbe concludersi a breve per un valore di 2.000 miliardi di non, l’equivalente di circa 1,5 miliardi di dollari, una cifra astronomica e che conferma l’enorme potenziale economico delle case cinesi. E questo sembra essere solo l’inizio, il paese del Dragone vuole fagocitare tutto.
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