Confermato in busta paga il bonus di novembre: a quanto ammonta e come controllare se lo si è ricevuto.
Ci sono alcuni bonus di cui non sappiamo nemmeno di essere beneficiari. Per esempio è stato appena confermato il bonus di novembre in busta paga ma tanti lavoratori non sanno che lo riceveranno e neppure a quanto ammonta.
In realtà, ricevere dei soldi in più rispetto al consueto stipendio è una “manna dal cielo” considerate tutte le spese a cui si deve far fronte ogni mese, e i rincari degli ultimi anni. Diventa ancora più cruciale beneficiarne in momenti di incertezza lavorativa. Ecco allora tutto ciò che c’è da sapere sul bonus di novembre: cos’è, quanto vale, a chi spetta e come controllare quando e se lo si è ricevuto.
Sai cos’è l’indennità di vacanza contrattuale (IVC)? È proprio a questo compenso che è legato il bonus di novembre. Si tratta infatti di un compenso provvisorio erogato ai lavoratori del pubblico impiego quando il loro contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) è scaduto e non è ancora stato rinnovato.
Serve per compensare parzialmente la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione e ai ritardi nella contrattazione, fungendo da misura “ponte” in attesa di aumenti definitivi. Ne sono beneficiari il personale del pubblico impiego, in attesa del rinnovo dei contratti collettivi. Come detto, ha come scopo quello di garantire una tutela economica temporanea per i lavoratori, in quanto misura provvisoria e minimale in attesa del nuovo accordo contrattuale.
Il suo importo varia in base alla situazione, ma generalmente è calcolata come una percentuale dello stipendio tabellare. L’importo può aumentare nel tempo finché il contratto non viene rinnovato. Nello specifico, l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) per i dipendenti pubblici nel cedolino di novembre 2025 è effettivamente prevista e corrisponde a circa 60€ lordi mensili, arretrati inclusi da luglio.
Questo è un anticipo in attesa del rinnovo contrattuale 2025-2027 ancora in fase di negoziazione. L’importo varia leggermente a seconda del comparto: scuola intorno a 58€, sanità circa 64€, enti locali attorno a 61€. L’IVC è tassata normalmente come reddito da lavoro, ma non concorre al calcolo del trattamento di fine rapporto (TFR). Dunque, come anticipato, questa indennità è stata introdotta per compensare temporaneamente i dipendenti pubblici in attesa del rinnovo contrattuale e rappresenta una percentuale dell’importo tabellare di base stabilito dal CCNL precedente.
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