Esistono diversi bonus figli e non è sempre facile capire come funzionano. Ecco una novità che sarà certamente utile a tante famiglie con difficoltà economiche.
Il Governo attuale sta cercando di attivare misure per aiutare i genitori che hanno figli, ma anche per incentivare la natalità, che nel nostro Paese è arrivata a livelli bassissimi.
Il crollo delle nascite è dovuto principalmente alla situazione economica generale che grava sull’Italia: i giovani hanno lavori sottopagati e precari, ci sono incertezze per quanto riguarda le guerre in atto, e non dimentichiamoci che dopo la pandemia da Covid la visione sulla salute è cambiata moltissimo, e adesso le persone hanno paura di nuove emergenze sanitarie. Emergenze tra l’altro già annunciate in più occasioni.
Di fronte a uno scenario del genere è chiaro che servirebbero ben più che bonus sparsi qua e là per rendere una famiglia più serena dal punto di vista economico, ma finché le cose non cambieranno dovremo accontentarci di ciò che abbiamo a disposizione.
Siamo nell’ambito dei sussidi alle famiglie, ma il bonus in questione è dedicato ai bambini con disabilità, e più precisamente con qualche forma di disturbo dell’apprendimento. Naturalmente, i soggetti che desiderano chiedere il bonus devono avere la certificazione medica inerente la problematica del minore.
Attualmente esistono diversi bonus riconosciuti a chi ha figli disabili, che cumulati possono arrivare a 650 euro circa al mese. Parliamo nello specifico dell’Indennità di frequenza, dell’Assegno unico e dell’Assegno di inclusione, vediamo in che modo possono interagire tra loro.
Partiamo dall’indennità di frequenza, che è un benefit erogato in caso di problematiche molto gravi e difficoltà “persistenti allo svolgimento dei compiti e delle funzioni proprie dell’età (ai sensi dell’articolo 2 della legge n. 289 del 1990)”. In questo caso vengono erogati anche più di 300 euro al mese ai nuclei familiari con un reddito non superiore a 5.725,46 euro. Il sussidio serve per far frequentare il minore scuole pubbliche o private, oppure centri di formazione o altri tipi di strutture dove si attivano percorsi e terapie personalizzate.
Questa cifra può cumularsi con l’Assegno Unico che viene erogato, come sappiamo, a tutti i minori ma se il figlio è gravemente disabile (anche qui ci vuole la certificazione da parte della Commissione INPS) l’importo è maggiorato e soprattutto viene erogato a vita.
indipendentemente dall’Isee, le famiglie ricevono quindi mensilmente:
Questi importi naturalmente sono extra e vanno ad aggiungersi all’erogazione base, che varia in base all’ISEE: per ogni figlio minore spettano infatti 199,40 euro (con ISEE non superiore ai 17.090,61 euro) a cui si possono aggiungere ulteriori 34 euro circa come maggiorazione se entrambi i genitori hanno un lavoro.
Infine, se nel nucleo familiare c’è un disabile minore spetta anche l’Assegno di Inclusione, ma solamente a chi ha un ISEE inferiore a 9.360 euro. Alla quota base stabilita in base ai vari fattori si aggiungono 250 euro mensili per il figlio disabile.
Molti pensionati hanno diritto a più di un anno di pensione arretrata: ecco come funziona…
SPID in pericolo, presto potrebbe non solo diventare a pagamento, ma essere addirittura sostituto dalla…
Google sta lavorando all'aggiornamento di Lens per garantire agli utilizzatori della comoda funzione interattiva una…
Durante le giornate di caldo, lo smartphone potrebbe surriscaldarsi provocando danni. Fortunatamente, esistono delle soluzioni…
Il tuo account Facebook è sotto attacco ma non come pensi. Questa nuova truffa molto…
Vuoi mandare i tuoi figli al centro estivo ma costa troppo? Ecco come farlo sfruttando…