L’Unione Europea ha imposto un blocco all’accesso ai social network per tutte quelle persone che non hanno scaricato sul proprio smartphone una specifica applicazione: di cosa si tratta e per quale motivo è stato imposto il blocco.
Entrati ormai a far parte della nostra quotidianità, i social network rappresentano per molte persone un luogo sicuro in cui passare il proprio tempo, uno spazio personale in cui è possibile selezionare tutto ciò che si ama o che interessa, in cui è possibile creare una propria identità virtuale alternativa o semplicemente rappresentare solo un lato di sé.
I social rimangono però principalmente uno strumento per allargare i propri interessi e fare nuove conoscenze (oltre a mantenere e cementare le amicizie fatte nel mondo reale) ed è proprio questo uno degli aspetti che nasconde maggiori insidie. Sui social è facile mascherare la propria identità, i propri interessi e anche le proprie intenzioni, il che consente ai malintenzionati di diffondere fake news, truffe e adescare ingenui e minori.
Gli utenti più scafati e gli adulti sono in grado di difendersi da potenziali minacce, ma l’accesso ai social – nonostante le politiche applicate dai gestori di queste piattaforme, che sono attualmente aggirabili con pochi click – è tendenzialmente libero e chiunque per amore di connessione e di condivisione può farne parte.
A lungo si è discusso su come si possa realmente proteggere i minori dai pericoli che si annidano all’interno dei social ed è chiaro che il solo controllo dei genitori e l’educazione a scuola non bastano a scongiurare il rischio di un accesso precoce, disinformato e ingenuo a queste piattaforme. Per tale motivo dall’1 luglio non sarà più possibile accedervi senza una specifica applicazione.
Come funziona il “blocco” social e per quanto durerà
Lo scopo del “blocco” voluto dall’UE è quello di impedire l’accesso agli utenti che non possono dimostrare di aver raggiunto l’età minima per l’accesso ai social. Al fine di evitare che il limite venga aggirato senza che nessuno se ne possa accorgere, sarà obbligatorio dall’1 luglio, su tutto il suolo dell’Unione Europea scaricare un’applicazione gratuita.
Chiunque non l’abbia fatto non potrà più accedere ai social network. Il timore di molti utenti è che si tratti dell’ennesima applicazione che raccoglie i nostri dati personali e quelli di navigazione, ma su questo l’UE ci ha tenuto a rassicurare tutti, spiegando che non ci sarà bisogno di alcuna condivisione dati per l’utilizzo dell’app.
Inoltre è stato già chiarito che l’applicazione sarà una soluzione temporanea in attesa dell’elaborazione di un sistema di verifica dell’età più efficace e smart che si applicherà direttamente all’accesso agli account sia durante la navigazione che quando si utilizza l’app dedicata.
Presto dunque sarà obbligatoria un’identità digitale per accedere a servizi pubblici e privati, identità che arriverà nel corso del 2026 insieme ad un portafoglio digitale in cui sarà possibile unire tutti i documenti di riconoscimento, inserire documenti ufficiali e apporre firme dal valore legale.
Per quanto riguarda i limiti d’età per l’accesso ai social, dall’1 luglio potranno accedere a Instagram, Facebook, TikTok, X e YouTube solo coloro che hanno già compiuto 13 anni, mentre per piattaforme lavorative come Linkedin solo chi ha già compiuto 16 anni. Il limite per le piattaforme riservate agli adulti rimane ovviamente la maggiore età.