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Blocca l’utilizzo da parte di Meta per allenare l’AI: c’è tempo solo fino a maggio

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Francesco D'Andolfo

Meta sta per iniziare una nuova fase per sviluppare ed allenare l’Intelligenza Artificiale: cosa puoi fare per bloccare i salvaguardare i tuoi dati?

Negli ultimi mesi, si parla sempre di più di Intelligenza Artificiale: tutti i grandi colossi del settore tech stanno investendo soldi e risorse per potenziare tutti i loro modelli linguistici. Google, ad esempio, ha lavorato tantissimo per rendere Gemini uno strumento spettacolare sotto tanti punti di vista: il chatbot di Big G è potente e versatile e può fare praticamente di tutto.

MetaAI aperto sullo smartphone – Cellulari.it

Meta, invece, ha risposto con MetaAI: l’IA dell’ex Facebook è progettata per essere un assistente virtuale integrato nelle varie piattaforme. Il suo scopo è quello di fornire supporto e di migliorare l’esperienza dell’utente. Ma cosa può  fare nel dettaglio? MetaAI sa rispondere a domande, avendo informazioni su una vasta gamma di argomenti, sa generare testi come e-Mail o storie, può tradurre lingue istantaneamente.

Come se tutto ciò non bastasse, Meta AI può generare immagini partendo da prompt testuali e può anche animarle, può fornire suggerimenti e può creare contenuti per i social media generando post o didascalie. In alcune zone del mondo come gli Stati Uniti o l’Australia, permette già di avviare conversazioni vocali. Per il momento, il servizio è stato integrato a WhatsApp, Instagram, FaceBook, Messenger e all’app MetaAI (nuova app creata). Gli utenti, per il momento, sono divisi sull’argomento: da un lato c’è chi appoggia questo enorme cambiamento, dall’altro c’è chi critica la presenza di una chat con l’Intelligenza Artificiale senza possibilità di rimuoverla. Nei prossimi mesi, Meta per potenziare la sua IA comincerà ad allenarla con i dati pubblici degli utenti europei maggiorenni. Cosa fare per difendersi?

Blocca l’utilizzo di Meta per allenare l’IA: cosa fare entro i prossimi giorni

L’Intelligenza Artificiale sta sicuramente rivoluzionando le nostre vite, facilitando praticamente tutte le attività giornaliere. Anche una semplice ricerca di informazioni, è ormai diventata istantanea con l’IA:

Avviare una chat con MetaAI su WhatsApp – Cellulari.it

Come anticipato poco fa, per allenare MetaAI il gruppo Meta sta per allenarsi con i dati pubblici degli utenti europei maggiorenni. Ogni post, commento o foto condivisa sui social network verrà immagazzinata dall’Intelligenza Artificiale. Sono esclusi però i contenuti di utenti minorenni e di profili privati: non rischiano ovviamente anche i contenuti condivisi in chat private. Chi vuole può però opporsi compilando il giusto modulo.

Il Garante della Privacy italiano ha spiegato ai cittadini cosa fare per difendersi.”Invitiamo il pubblico a informarsi circa le conseguenze e gli effetti dell’eventuale utilizzo dei propri dati personali per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale e a esercitare i propri diritti in maniera libera e consapevole”: questo il corpo del messaggio. Vanno quindi compilai dei moduli presenti sia su Facebook che su Instagram. Anche nel documento di Meta sono spiegati maggiori dettagli. “È possibile esercitare il diritto di opposizione all’uso delle interazioni con le funzioni dell’IA di Meta e alle informazioni pubbliche condivise sui prodotti di Meta per sviluppare e migliorare l’IA di Meta”.

Il logo di MetaAI – Cellulari.it

L’opposizione si applicherà quindi all’account con cui l’utente ha effettuato l’accesso: se però gli accessi sono collegati, basterà inviare il modulo soltanto una sola volta. Chi invierà il modulo dopo maggio 2025, tuttavia, non può opporsi a tutti i dati o alle pubblicazioni condivise e avvenute entro il mese di maggio 2025. Tra investimenti, incomprensioni, polemiche e utenti furiosi, l’avanzata dell’IA sembra non avere fine: nei prossimi mesi, i modelli linguistici potrebbero quindi diventare ancora più potenti.

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