Basta una sola foto, e l’IA ti dirà l’età biologica: potrà aiutare i trattamenti medici

Una foto per farti dire dall’IA l’età biologica, un ottimo strumento per meglio disciplinare i trattamenti medici. 

Ancora una volta l’intelligenza artificiale è pronta a sorprendere l’essere umano, mettendosi a servizio di un qualcosa che stravolgerà le nostre vite ma in senso positivo. Dopo tante critiche mosse al mondo AI, sempre più penetrante nella vita di tutti i giorni, ci sono scoperte che lasciano ben sperare, soprattutto quando si parla della possibilità, grazie ad AI, di salvare vite. Questa novità è frutto di un’attività continua di ricerca ed analisi grazie alla quale è nato uno strumento chiamato FaceAge.

Donna che fa selfie
Basta un selfie e l’AI definisce l’età (cellulari.it)

Il suo funzionamento è semplice, FaceAge permette di stimare l’età biologica di una persona, guardando semplicemente una fotografia del suo volto. Questo significa che il sistema può valutare lo stato di salute ed il livello di invecchiamento dell’organismo. L’età biologica è  molto più realistica rispetto all’età anagrafica che ovviamente limita solamente il parametro agli anni trascorsi dalla nascita. La biologica può essere infatti molto diversa da quella anagrafica e dipende da numerosi fattori quali lo stile di vita, la genetica, oppure quando vi sono delle condizioni mediche.

Basta una foto per conoscere l’età biologica con l’IA (e trovare i trattamenti medici utili)

Uno strumento molto importante che può andare a braccetto con la Sanità perché è capace di valutare con precisione lo stato biologico di una persona, fondamentale in ambito medico. Gli sviluppatori di FaceAge hanno condotto uno studio straordinario ed impegnativo richiedendo un campione di ben oltre 6000 pazienti oncologici. Hanno notato come questa tecnologia possa anche dare delle informazioni significative utili a comprendere il percorso di invecchiamento.

Selfie donna giovane
FaceAge scopri la tua età biologica (Cellulari.it)

I malati di cancro appaiono più anziani rispetto all’anagrafica, si parla in media di un’età biologica pari a +5 anni rispetto all’età reale. La differenza risulta correlata ad un’aspettativa di vita inferiore, soprattutto per chi ha un’età biologica di oltre 85 anni. Per utilizzare comunque FaceAge perfettamente in ambito medico è ancora presto; si richiedono ulteriori studi e valutazioni. Seppur ancora in fase embrionale, gli esiti finora ottenuti hanno aperto la strada a nuove possibilità nella ricerca dei biomarcatori con semplici immagini del volto.

L’intelligenza artificiale pronta a salvare vite

 Gli studiosi vorrebbero utilizzare FaceAge come supporto per personalizzare i trattamenti medici nei pazienti adattando l’iter sanitario in base alle fragilità di ognuno in modo che possono essere idonei, meno incisivi e più efficaci. Un approccio utile, ad esempio, nel caso di terapia aggressiva ed interventi chirurgici, riducendone la portata nei casi di soggetti vulnerabili. Quindi in un futuro non molto lontano questa tecnologia potrebbe essere utilizzata anche nel caso di diagnosi precoce e divenire uno strumento fondamentale in ambito clinico. L’intelligenza artificiale sarà pronta a salvare vite.

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