Nuovi aggiornamenti sull’aumento di stipendio e delle tredicesime, il punto della situazione: ecco cosa sta succedendo.
Con l’aumento dei costi della vita (le indagini continuano ad evidenziare una crescita sui prezzi dei beni alimentari, ma anche la situazione abitazionale non è di certo delle migliori) mantenersi sta diventando sempre più difficile, soprattutto perché trovare un lavoro stabile è difficile e gli stipendi non sempre sono altissimi.

Per cercare di sopperire a questo problema, sembra che la nuova manovra finanziaria del governo Meloni voglia apportare alcune novità riguardanti in particolare gli straordinari e la tredicesima; grazie a questa proposta, lo stipendio arriverebbe nelle tasche italiane più “gonfio” rispetto al solito. Mentre la Manovra è alle porte, sono trapelati dettagli su ipotesi e proposte: ecco tutti i dettagli a riguardo, potrebbero arrivare davvero delle buone notizie per tutti i lavoratori dipendenti.
Manovra 2026, la mossa sugli stipendi: particolare attenzione a stipendi e tredicesime
Con questa nuova Manovra il governo potrebbe fare un grande passo avanti nei confronti dei lavoratori dipendenti, intervenendo più che sul salario base sulla tassazione di stipendi e tredicesime. Come riportato anche dal sito QuiFinanza, sembra che l’esecutivo sia intenzionato ad attuare una detassazione sia degli straordinari che della tredicesima. Recentemente, durante un evento organizzato dagli imprenditori di Assolombarda, il Vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha parlato della possibilità di “azzardare” la proposta.

“Si può pensare a una proposta un po’ azzardata, però perché no? Cioè la detassazione della tredicesima. Vediamo che si può fare” ha spiegato Tajani. La proposta principale resta quella riguardante la riduzione dei due punti dell’aliquota Irpef, con incentivi per il rinnovo dei contratti scaduti, la detassazione dei salari poveri (tra 7,5 e 9 euro l’ora) e la detassazione dei premi di produttività, anche se l’intervento potrebbe appunto allargarsi anche a tredicesima, straordinari e festivi.
Ad influenzare, in larga parte, la decisione del governo, saranno le risorse a disposizione; qualora dovessero essere stanziati altri fondi aggiuntivi rispetto a quelli destinati a pensioni, sicurezza, bonus e stipendi, potrebbe esserci spazio anche per un’ulteriore detassazione.
Questa soluzione, tra l’altro, è un cavallo di battaglia di Forza Italia: l’idea del leader Tajani è infatti molto chiara e sottolinea quanto più che salario minimo e reddito di cittadinanza sia necessaria una detassazione degli straordinari, dei festivi, dei premi di produzione e, in prospettiva, anche della tredicesima.