Non tutti lo sanno ma câè un limite ai prelevi al bancomat oltre cui scattano dei controlli: cosa dovresti sapere.Â
Ti capita di andare spesso a prelevare, anche piĂš volte nella stessa settimana? Ă unâabitudine comune ma dovresti sapere a cosa vai incontro. Infatti, da un certo limite in poi, scattano i controlli.Â
A volte andiamo allo sportello a prelevare senza neppure pensarci, senza neppure che ci serva, ma semplicemente per abitudine. Eppure, questa che sembra unâinnocua abitudine può esporci a delle conseguenze che dovremmo conoscere.Â
Siamo costantemente controllati quando effettuiamo delle operazioni bancarie. Ma questo non deve spaventarci, è normale dal momento che il Fisco lo fa per rilevare possibili comportamenti sospetti e cercare cosĂŹ di contrastare lâevasione fiscale, una delle piaghe della nostra societĂ . Ecco perchĂŠ non possiamo effettuare prelievi illimitati allo sportello.
Questo ovviamente dipende dallâaccordo stipulato con il proprio istituto di credito, che determina differenti limiti di prelievo di denaro contante. Sempre i prelievi al bancomat, inoltre, possono essere assoggettati al controllo dellâAgenzia delle Entrate e, anche se non câè un limite massimo di prelievi settimanali o mensili da non superare nel nostro paese, che fa scattare automaticamente un controllo fiscale, câè comunque qualcosa da sapere a riguardo.
Infatti ci sono delle soglie di attenzione che lâAgenzia delle Entrate può considerare. In particolare, tenendo conto della norma antiriciclaggio, si invitano i cittadini a non superare il prelievo dei mille euro al giorno. Il limite mensile, invece, è pari a dieci mila euro. Se vengono effettuati prelievi di importo elevato, lâUIF, ovvero lâUnitĂ di Informazione Finanziaria della Banca dâItalia può chiedere allâAgenzia delle Entrate di effettuare dei controlli.
Tale ente, infatti: âriceve e acquisisce informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, principalmente attraverso le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse da intermediari, professionisti e operatori non finanziariâ. Le banche, infatti, per la norma antiriciclaggio, devono segnalare operazioni sospette che superino tali limiti, specie i dieci mila euro complessivi al mese, che possono essere ottenuti anche sommando piĂš operazioni sotto soglia.Â
In definitiva, i prelievi in contanti non sono vietati ma, se effettuati con una certa frequenza e di importo elevato, possono destare sospetti, soprattutto se non vengono giustificati da esigenze documentabili. Quindi questo è tutto ciò che ogni cittadino dovrebbe sapere.
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