Chi percepisce l’assegno di invalidità può portarlo fino a quasi 1.300 euro al mese in questo modo: l’iter preciso da seguire per avere la maggiorazione.
A causa di varie problematiche, purtroppo, molti cittadini sono riconosciuti come invalidi: a seconda della patologia e del problema che il singolo cittadino ha, una commissione medica dell’ASL valuta il singolo caso e assegna una percentuale di invalidità civile.
Dal 33% al 66% si è nell’invalidità civile lieve, dal 67% al 99% parliamo invece di invalidità civile medio-grave e, con una percentuale del 100%, sussiste invece la non autosufficienza. In base alla percentuale di invalidità cambiano anche aiuti e agevolazioni di cui il cittadino in questione può usufruire.
Chi si vede riconosciuta un’invalidità civile totale al 100%, ed è quindi considerato invalido civile totale per lo stato, può arrivare a percepire fino a 1.289 euro al mese; un aiuto davvero importante, che può essere però percepito facendo esplicita richiesta di una serie di prestazioni. Ecco l’iter da seguire per avere una maggiorazione importante sull’assegno di invalidità.
Come ricorda il sito Brocardi, la prima cosa da fare in caso di problemi e specifiche patologie è presentare la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile. Fatti i dovuti accertamenti, nel caso venisse assegnata un’invalidità totale al 100%, qualora l’invalido in questione abbia un reddito personale annuo pari o inferiore a 19.772,50 euro, si ha un assegno mensile di 336 euro per 13 mensilità.
In caso di reddito basso (singolo 9.721,92 euro, coniugato 16.724,89 euro) viene aggiunta una maggiorazione mensile di 411,84 euro; la maggiorazione viene assegnata automaticamente dall’INPS in base ai redditi dichiarati nell’anno precedente, e non è dunque necessario fare alcun tipo di richiesta. A questo punto, con l’eventuale maggiorazione, si arriva a 747,84 euro al mese.
L’ultima integrazione possibile è l’indennità di accompagnamento: a differenza della maggiorazione, in questo caso è necessario fare una specifica domanda. Ancora una volta, i requisiti per l’eventuale accettazione vengono accertati dalla Commissione medica della ASL, che valuta ogni singolo caso dell’invalido.
L’indennità di accompagnamento è qualcosa che prescinde dal reddito, ma che viene assegnata in caso di condizioni sanitari: necessario che si abbia un’invalidità totale e permanente al 100%, l’impossibilità di deambulare senza aiuto continuo e l’impossibilità di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita. L’indennità di accompagnamento garantisce 542 euro al mese per 12 mensilità; aggiungendo anche questa all’assegno, si arriverebbe appunto a 1.289,84 euro/mese per i casi in cui l’invalido è in estrema difficoltà.
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