Assegno di inclusione, scatta un nuovo obbligo: se non ti adegui lo perdi immediatamente

Per l’Assegno di inclusione scatta un nuovo obbligo: ciò che si deve fare per non perdere immediatamente il sussidio mensile.

Misura introdotta a partire dal 2024 per sostituire il precedente (e molto discusso) Reddito di Cittadinanza, l’Assegno di inclusione è un supporto mensile che viene dato ai cittadini maggiormente in difficoltà; ovviamente, per poterlo richiedere è necessario essere in possesso di diversi requisiti, ma anche di adeguarsi alle richieste che vengono fatte.

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Assegno di inclusione, scatta un nuovo obbligo: se non ti adegui lo perdi immediatamente – cellulari.it

Chi lo ha richiesto a gennaio 2024, scaduti i 18 mesi, ha da poco fatto il primo rinnovo; ai beneficiari del sostegno, l’importo viene caricato mensilmente su una carta elettronica (Carta di inclusione) che può essere utilizzata per acquistare beni alimentari, pagamenti in negozi convenzionati e anche per prelevare (fino a 100 euro a persona al mese).

Recentemente, con una nuova comunicazione, l’INPS ha poi chiarito un nuovo obbligo fondamentale ai fini del ricevimento del beneficio mensile, da effettuare subito dopo il rinnovo: i dettagli a riguardo assolutamente da conoscere, bisogna fare attenzione perché se non si rispetta il percorso definito il beneficio viene revocato.

Assegno di inclusione, cosa fare dopo il rinnovo: step fondamentale per ricevere l’assegno

Come chiarito dal messaggi 3048 del 14 ottobre, la domanda per il rinnovo dell’Assegno di inclusioni va inoltrata tramite l’accesso alla piattaforma Sistema Informativo per l’inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL; un nuovo accesso è fondamentale, mentre se non ci sono state variazioni all’interno del nucleo familiare non è necessario aggiornare il Patto di attivazione digitale (Pad)

incontro in ufficio
Assegno di inclusione, cosa fare dopo il rinnovo: step fondamentale per ricevere l’assegno – cellulari.it

Per tutti i nuclei familiari che hanno inoltrato richiesta di rinnovo dopo le diciotto mensilità, però, è obbligatorio il primo incontro con gli operatori dei Servizi Sociali; l’incontro è funzionale per verificare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa individuati nei mesi precedenti, in modo tale da confermarli o apportare cambiamenti.

E’ infatti compito del Servizio Sociale accertare che il percorso individuato, come spiega l’INPS, sia funzionale e adatto alle esigenze del nucleo familiare. Devono anche essere registrato il completamento dell’analisi multidimensionale, alternativamente l’aggiornamento/conferma della precedente. Nel caso siano necessari più incontri, il nucleo familiare ha tempo fino a 90 giorni per avere un nuovo incontro, presentandosi spontaneamente o dopo convocazione.

L’incontro con i Servizi Sociali è dunque fondamentale affinché il sussidio continui ad essere attivo, parallelamente al percorso di inclusione sociale e lavorativa portato avanti dal beneficiario dell’Assegno di inclusione; aspetti che non vanno per nulla sottovalutati, ma che sono anzi il cuore della misura stessa.

 

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