Ha avuto una vita breve e complessa. E’ stata fortemente criticata per il suo meccanismo a farfalla e ufficialmente abbandonata nel 2020. La tastiera portatile di Apple potrebbe vivere un ritorno al futuro nella sua “versione” retrattile.
Apple, infatti, ha studiando, con tanto di brevetto, come risolvere il (doppio) problema tastiera: far convivere lo spessore dei tasti con la qualità di digitazione.
Il chiodo fisso del Colosso di Cupertino, non è certo un segreto, sta nella creazione di portatili sempre più sottili e la conseguente scomparsa delle porte usb, da qui l’ideazione dei tasti con meccanismo a farfalla, non molto amati dagli utenti in quanto si bloccano troppo spesso al minimo arrivo di qualche mollica o di polvere, che s’incastra fra i tasti.
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Il nuovo brevetto parte da qui. Apple sta puntando su una basata su magneti alimentati, in grado di accendersi o spegnersi automaticamente insieme alla macchina. Nel momento in cui il computer è spento, i tasti vengono abbassati di qualche millimetro, per poi risollevarsi nel momento in cui viene acceso.
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Il dispositivo elettronico comprende un involucro e una tastiera posizionata all’interno dell’involucro. Un meccanismo a chiave comprendente: supporto del copritastiera, un primo e un secondo braccio, accoppiati girevolmente l’uno all’altro, un keycap e un sistema magnetico magnetizzabile, una bobina configurata per magnetizzare e smagnetizzare selettivamente il materiale magnetizzabile.
Il “substrato” su cui verrebbero installate le chiavi includerebbe una bobina che consentirebbe di magnetizzare e smagnetizzare il materiale, spostando le chiavi tra due diverse posizioni secondo necessità.
Con l’ufficialità del brevetto, sembra che Apple sia intenzionata a produrre le tastiere retrattili sia con tecnologia a forbice che a farfalla. Da un lato la tecnologia risolverebbe non pochi problemi. Dall’altro, come ipotizzato da molti utenti, questa tecnologia potrebbe far lievitare i prezzi finali.
Apple è tornata al tradizionale meccanismo a forbice a partire dai MacBook Pro 16″ del 2019, estendendola poi a tutti gli altri portatili ma abbandonandola completamente con MacBook Pro 13″ rilasciato a maggio del 2020. Chissà se questo ritorno al futuro frutterà, magari non influendo troppo con un rialzo del prezzo finale.
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