Un unico carica-batterie per dispositivi elettronici portatili di piccole e medie dimensioni di uso frequente. La Commissione Europea ha deciso, tutti si devono adeguare al nuovo standard. Tutti, Apple soprattutto.
Sono tre le condicio sine qua non formalizzate dall’Unione Europea, fautrice di una risposta alle tante critiche piovute da milioni di possessori di cellulari.
Oltre l’unico carica-batterie, per cui è necessaria una porta USB-C, per tutti quei dispositivi elettronici portatili di piccole e medie dimensioni di uso frequente, una velocità di ricarica armonizzata per dispositivi che supportano la ricarica rapida. E anche la possibilità per gli utenti di scegliere se acquistare un nuovo dispositivo con o senza dispositivo di ricarica.
L’accordo provvisorio sulla direttiva sulle apparecchiature radio modificata, stabilisce un’unica soluzione di ricarica per determinati dispositivi elettronici, dunque. Questa legge fa parte di un più ampio sforzo dell’UE volto a rendere i prodotti nell’UE più sostenibili, a ridurre i rifiuti elettronici e a semplificare la vita dei consumatori.
In base alle nuove regole, i consumatori non avranno più bisogno di un dispositivo di ricarica e di un cavo diversi ogni volta che acquistano un nuovo dispositivo e potranno utilizzare un unico caricabatterie per tutti i loro dispositivi elettronici portatili di piccole e medie dimensioni.
Cellulari, tablet, e-reader, auricolari, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili ricaricabili tramite cavo cablato, tutti dovranno essere dotati di una porta USB Type-C, indipendentemente dal produttore.
Anche i laptop dovranno essere adeguati ai requisiti entro 40 mesi dall’entrata in vigore. La velocità di ricarica è anche armonizzata per i dispositivi che supportano quella rapida, consentendo agli utenti di caricare i propri dispositivi alla stessa velocità, con qualsiasi carica-batterie compatibile.
I consumatori riceveranno informazioni chiare sulle caratteristiche di ricarica dei nuovi dispositivi, rendendo più facile per loro vedere se i loro caricatori esistenti sono compatibili. Gli acquirenti potranno anche scegliere se acquistare nuove apparecchiature elettroniche con o senza un dispositivo di ricarica, fa sapere l’Unione Europea.
Le nuove norme, che entreranno in vigore nell’autunno del 2024 hanno il fine di portare a un maggiore riutilizzo dei caricabatterie e aiuteranno i consumatori a risparmiare fino a 250 milioni di euro all’anno sugli acquisti di caricabatterie non necessari. Si stima che i caricatori smaltiti e non utilizzati rappresentino circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno.
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