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Apple, i numeri del tracciamento a due mesi dalla stretta sulla privacy

Published by
Lidia Sonsini

Sempre meno utenti accettano il tracciamento: a due mesi dall’implementazione delle nuove misure sulla privacy, Flurry Analytics pubblica i dati su Apple.

(Unsplash)

Lo scorso 26 aprile, Apple ha rilasciato l’aggiornamento iOS 14.5 che limita il tracciamento dei dati personali a scopo pubblicitario: gli sviluppatori di app iOS sono tenuti a richiedere il permesso di tracciamento degli utenti al momento dell’installazione, oltre a garantire la possibilità di rimuoverlo e fermare la rilevazione di dati in qualunque momento l’utente lo desideri. Le conseguenze di questa stretta sulla privacy potrebbero cambiare radicalmente l’ecosistema mobile ed causare un impatto significativo sullo sviluppo delle pubblicità per mobile, un’industria da 189 miliardi di dollari.

La società di analisi di dati per le piattaforme mobile Flurry Analytics ha pubblicato un report sulle adesioni degli utenti Apple al tracciamento, ora opzionale: un calo notevole che ha comportato una minore spesa pubblicitaria per iOS durante aprile e maggio, un bel colpo al budget degli inserzionisti. Quella di Android è, invece, in netta salita. L’impatto totale è ancora da vedere, poiché solo il 45% degli utenti Apple ha installato l’aggiornamento.

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Privacy, la trasparenza di Apple fa crollare il rilevamento di dati

Il 26% degli utenti ha acconsentito al tracciamento dei dati al momento della scelta (Flurry.com)

Il quadro riportato da Flurry Analytics rispetta le aspettative iniziali di un basso tasso di adesione: complice la crescente preoccupazione per la privacy dei dati personali online, la maggioranza degli utenti Apple, davanti alla possibilitĂ  di scegliere se essere tracciati a fini commerciali, ha detto di no. Al momento della scelta, solo un quarto dĂ  il permesso di tracciamento: globalmente, il 26%, e solamente il 16% negli Stati Uniti.

Le previsioni degli analisti indicano una stabilizzazione di queste percentuali, una nuova sfida agli inserzionisti che dovranno rivalutare l’intera strategia di marketing mobile: la società menziona una ricerca di Warc secondo cui il 62% degli esperti di marketing ritiene che le nuove regolamentazioni sui cookie influiranno sulla ricalibrazione dell’industria e la ricerca di nuove strategie di targeting.

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Lidia Sonsini

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