Secondo fonti molto vicine ad Apple, entro fine anno l’azienda di Cupertino cambierà la nomenclatura dei propri sistemi operativi: qual è il motivo di questa scelta.
Nel corso della sua storia Apple si è trovata più volte a dover affrontare delle crisi che hanno portato l’azienda sull’orlo della chiusura, crisi che sono state superate grazie a trovate innovative e ad un occhio sempre rivolto verso il futuro ed il cambiamento. Oggi simili scenari sono lontani e sembrano impossibili, l’azienda americana non domina solamente il mercato mobile ma è la seconda più ricca al mondo dopo Microsoft.
Possedere dispositivi Apple non permette semplicemente di avere tra i migliori PC, tablet e telefoni sul mercato ma è anche uno status symbol, una forma di appartenenza ad un brand e ad una filosofia di vita, aspetto che ha permesso alla Big Tech di mantenere la leadership del settore mobile nonostante un’offerta rivolta ad un target di persone con un budget elevato.
Dalle parti di Cupertino sanno bene che in futuro andranno affrontate delle sfide – la più imminente riguarda l’implementazione di funzioni AI nei propri dispositivi – e che bisogna cercare di uniformare la propria offerta in modo tale da fare percepire tutti i propri prodotti come pezzi di un’ecosistema unico e organico.
In tal senso l’apertura alle aziende terze parti – imposta in Europa dall’UE – potrebbe essere un vantaggio: l’assenza di funzionalità e applicazioni altrove utilizzabili e scaricabili gratuitamente cominciava ad erodere la base installata e a fare percepire Apple come un sistema elitario e chiuso, sconveniente per chi voleva usufruire delle novità che emergono dal web annualmente.
Apple cambia nome ai propri sistemi operativi: stop alla numerazione progressiva
In questi mesi Apple è concentrata allo sviluppo di un sistema operativo che sia maggiormente omogeneo sia dal punto di vista grafico che da quello funzionale. L’azienda di Cupertino vuole creare un’esperienza utente che sia identica su ogni dispositivo Apple, che dia una continuità visiva e di utilizzo sia che si sta usando una Apple Tv sia che si utilizzi un iPad.
Il prossimo aggiornamento di iOS comprenderà dunque una nuova interfaccia grafica identica per ogni dispositivo, ma anche l’implementazione di funzionalità AI di Apple Intelligence che saranno presenti ovunque. Questo cambiamento sarà idealmente presentato da una modifica della nomenclatura.
Apple avrebbe deciso di abbandonare la numerazione progressiva che distanzia i sistemi operativi in base alla data di rilascio sul mercato per adottarne una legata all’anno in cui viene rilasciato il nuovo OS. Il prossimo aggiornamento dunque vedrà il passaggio ad esempio da iOS18 a iOS26, oppure da WatchOS 12 a WatchOS 26, così da rendere più chiaro e immediato che i dispositivi Apple in possesso hanno tutti l’ultima versione del sistema operativo.
La scelta di abbandonare la numerazione progressiva in favore di una calendarizzata in base all’anno di rilascio non è una novità nel mondo tech, lo ha fatto Samsung con i suoi Galaxy e prima ancora lo aveva fatto Microsoft con Windows.