Se siete entrati di recente su Facebook è probabile che abbiate avuto qualche difficoltà a riconoscere il classico feed. Per feed si intende il flusso di contenuti che popola schermata principale, solitamente composto per la maggior parte dai post degli amici o da quelle (poche) pagine e gruppi con cui interagite più di frequente. Le cose però sembrano essere cambiate.
In molti utenti stanno infatti segnalando una situazione, per così dire, diversa dal solito. A popolare il feed, nella sua versione desktop, di Facebook in questi istanti infatti, non sono i soliti post di amici e parenti o i vari gruppi a cui siamo iscritti. A dominare prepotentemente sulla pagina del social network di Mark Zuckerberg infatti è l’ordine cronologico, senza filtri, in tutta la sua purezza.
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Ricompaiono così, in bella mostra, post di pagine alle quali abbiamo apposto il nostro “like” magari 10 anni fa, mai più viste da allora. Di più, i post di contatti umani, presenti tra le nostre amicizie, sono praticamente ridotti al lumicino, diluiti nel mare di contenuti che ha improvvisamente “allagato” il social network blu.
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Con ogni probabilità si tratta di un cambiamento momentaneo se non addirittura involontario, probabilmente in concomitanza con un aggiornamento della piattaforma. Non è un mistero infatti che Facebook, ormai da diversi anni, prediliga mostrare agli utenti i contenyti condivisi dalla cerchia più ristretta dei rispettivi contatti, con un occhio di riguardo ai gruppi, altro segmento che il social network ha più volte detto voler potenziare.
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Fatta eccezione per gli account con cui interagiamo più di frequente infatti, la reach generale delle pagine è storicamente calata drasticamente nel corso degli anni, spingendo la stragrande maggior parte delle realtà a virare sui contenuti sponsorizzati (ads a pagamento) per poter raggiungere il proprio pubblico. In attesa di (eventuali) comunicazioni ufficiali in merito, vi invitiamo a constatare con i vostri occhi la situazione.
Aggiornamento
la situazione, con lo strano cambiamento che ha interessato la versione desktop della piattaforma e solo marginalmente quella mobile, sembra ora essere tornata alla normalità.
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