Attenzione alla piscina fuori terra in giardino: migliaia di multe per chi ce l’ha. Ecco cosa si rischia.
Se pensi che sia fortunato chi ha uno spazio all’aperto annesso alla casa, invidierai ancora di più chi ha una bella piscina in cui rilassarsi e rinfrescarsi in estate. Ma non solo gioie, anche “dolori” o meglio “multe salate” per chi ha la piscina fuori terra in giardino.

In materia ci sono infatti delle regole da rispettare e, se non si fa questo, si rischia grosso. Queste sanzioni vengono spesso sottovalutate ma possono essere di importo assai elevato. Ecco quindi quali sono gli errori da evitare per non avere brutte sorprese.
Cosa rischi quando hai una piscina fuori terra in giardino
Molte persone sottovalutano un aspetto importante legato al possesso di una piscina ovvero lo smaltimento dell’acqua quando c’è bisogno di effettuare le pulizie o la manutezione.

Non si può infatti svuotare l’acqua semplicemente in giardino (e molte persone fanno così). La legge n. 319/1976 disciplina le “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento” così come fa anche il decreto legislativo n. 152/1999. Qui sono previste diverse regole circa lo scarico dell’acqua che va smaltita con attenzione. La legge vieta infatti di scaricare in fognatura, sul suolo o nelle acque superficiali, l’acqua con una percentuale di cloro maggiore ad alcuni limiti: 0,2 mg/l per le acque superficiali e 0,3 mg/l per la fognatura pubblica.
Quindi, se si volesse smaltire l’acqua senza chiamare nessuna ditta, bisognerà stare entro questi limiti oppure ridurre la percentuale di cloro prima di procedere con lo scarico. Effettuare dunque la declorazione con l’uso di prodotti appositi per il trattamento dell’acqua oppure lasciando decantare il liquido a lungo in una vasca d’accumulo. Ma prima di procedere, informarsi anche sulla normativa locale che potrebbe prevedere disposizioni differenti.
Chi infrange le regole può arrivare a pagare delle multe molto salate che vanno da 3.000 a 30.000 euro (o l’arresto da 3 mesi a 1 anno). Un altro errore comune è il rumore che si può provocare quando si sta in piscina. Devono essere evitati schiamazzi e festeggiamenti inappropriati. Si potrebbe infatti ricevere un’accusa per il reato di disturbo della quiete pubblica, punibile con l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 309 euro.
Anche in questo caso potrebbero esserci regolamenti condominiali differenti. In ogni caso bisogna evitare di superare la normale tollerabilità che potrebbe arrecare fastidio a più persone vicine.