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Allarme Widiba: non aprite quel messaggio: è una truffa

Published by
Antonino Gallo

Fa clamore perché è una delle banche innovative che vanno per la maggiore negli ultimi periodi: con una cifra vicino al mezzo milione di clienti e più di cinquecento Consulenti Finanziari presenti su tutto il territorio.

Widiba sotto phishing – Adobe Stock

Fa clamore il suo allarme perché stanno arrivando dei messaggi, chiaramente fake ai suoi clienti, che se aperti possono creare non pochi problemi ai rispettivi portafogli. E’ proprio Widiba a mettere tutti in guardia.

Attenzione: accesso non riconosciuto al suo conto. Verrà contattato da un operatore per verificare l’entità della problematica“. E ancora. “Gentile Cliente, la informiamo che sta effettuando l’operazione di storno con il nostro operatore dell’ufficio sicurezza ID3478. La invitiamo ad eseguire la procedura indicata. Distinti saluti“. Non solo. “Gentile cliente, la informiamo che il nostro sistema di sicurezza ha sospeso il pagamento di Euro 299,99 a causa di un elevato rischio frode, se non è stata richiesta da lei questa operazione la invitiamo a contattare il xxx-xxxxxxx. Distinti saluti“.

Così il phishing è servito

Phishing – Adobe Stock

Triplo messaggio fake che i più avvezzi avranno certamente cancellato, visto che nessuna banca, anche la più innovativa e digitale, chiede via SMS i dati sensibili dei propri clienti. Ma soprattutto non ci telefona nessun call center per chiederci i dati di accesso al nostro conto online. Eppure qualcuno ci è cascato, con conseguenze gravi.

Il metodo è praticamente lo stesso, ormai acclarato. Il problema è che vuoi per il potere del multitasking, il volli fortissimamente volli fare più cose insieme, si perde di concentrazione e si spingono tasti senza leggere.

Così, il link cliccato rimanda rimanda a pagine che sono la copia perfetta di quelle originali, si chiede di inserire le credenziali di accesso, aprendo di fatto phishing: quelle credenziali passano in mano ai cyber truffatori, che in un amen fanno bonifici all’estero, svuotando nella maggior parte dei casi ingenti somme di denari a distratti utenti.

L’allarme di Widiba, in realtà, è estendibile a qualsiasi altra banca, perché il modus operandi ormai è riconosciuto, ma la velocità di quel dito abituato a spingere sul cellulare, obnubila la mente. Non si spiega altrimenti come sia possibile che queste dichiarate truffe funzionino ormai da anni, tutte con lo stesso modus operandi.

Mai aprire un link, anche se arriva dalla banca. Chiamarla, un atto dovuto a salvaguardia dei propri dati, se si è in dubbio. Con un’accortezza: non dire mai a nessuno il PIN della propria carta. Regole semplicissime per porre fine a queste trappole, a cui molto spesso non si fa nulla per evitarle.

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Antonino Gallo

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